Dopo le missive alla Prefettura e una lettera al Ministro degli Interni, il consigliere di opposizione al comune di Ceccano Angelino Stella scrive anche al Presidente della Repubblica per «ristabilire le regole del gioco democratico nel consiglio comunale di Ceccano» e per chiedere di «valutare se ci siano i presupposti giuridici e sociali, per lo scioglimento di un consiglio comunale nei fatti solo virtuale». «A Ceccano – scrive il consigliere – da molto tempo, sono saltate le regole del gioco democratico nella gestione del consiglio comunale cittadino, ormai escluso dal controllo ed indirizzo della macchina amministrativa comunale». Sotto accusa la mancata convocazione del consiglio comunale dallo scorso 23 marzo (anche se l’ultima seduta, con però all’ordine del giorno solo l’approvazione di bilancio preventivo e consuntivo risale allo scorso 20 maggio) per la discussione delle importanti questioni che regolano l’attività amministrativa nonché delle 50 tra mozioni, interrogazioni, richieste di commissioni, di inchieste a sua firma presentate dal maggio 2008 sui diversi temi come l’inquinamento (la vicenda del Beta Hch sulle sponde del fiume Sacco o dei dati del sottosuolo della discarica di via Anime Sante) o l’urbanistica (in particolare il Prg la cui revisione è ferma dal 2000), e mai discusse. Le motivazioni per la mancata convocazione sono da ricercare sicuramente nel difficile momento che da qualche tempo sta attraversando la maggioranza a Palazzo Antonelli.
(Tratto da Il Messaggero)