Luca Grossi 17 Ottobre 2023
“Io ho iniziato ad avere problemi con il presidente (Cairo, n.d.r) perché in quella roba si parlava anche di Berlusconi, Graviano in quella lunga intervista” (con Baiardo, n.d.r). “Quando lui (Baiardo, n.d.r) dice ‘ho parlato con Paolo Berlusconi’ lì succede il casino”.
Così Massimo Giletti al giornalista Michele Santoro mentre parlano della chiusura del programma ‘Non è l’Arena’.
Il dialogo, come riportato dal ‘Fatto Quotidiano’ sarebbe stato intercettato dagli inquirenti di Firenze e sarebbe stato trascritto negli atti della Procura nel procedimento per calunnia a carico di Salvatore Baiardo. Per lui il procuratore aggiunto Luca Tescaroli (titolare dell’inchiesta insieme all’altro aggiunto Luca Turco sui mandanti esterni delle stragi del ’93) e il sostituto Lorenzo Gestri ne avevano chiesto l’arresto lo scorso 29 settembre.
Il giornalista è stato intercettato per più di 4 mesi anche con un captatore informatico, il trojan, nell’ambito dell’indagine che riguarda l’esistenza di una presunta foto che immortalerebbe l’ex premier (deceduto) Silvio Berlusconi, il capo mafia Giuseppe Graviano e l’ex generale dell’Arma Francesco Delfino.
Di quell’immagine ne aveva parlato alla Procura fiorentina Massimo Giletti raccontando che Baiardo gliel’avrebbe mostrata da lontano.
La foto è reale? Non è reale? E’ un montaggio? Per ora non è dato sapere.
Va precisato prima di tutto che Giletti non è indagato, anzi, per i pubblici ministeri sarebbe stato una vittima di Baiardo, già condannato come favoreggiatore dei boss di Brancaccio.
Sia i pm che il Gip hanno posto limiti alla Dia per non trascrivere colloqui non rilevanti o con altri soggetti estranei alla vicenda.
Santoro, riporta il ‘Fatto’, avrebbe chiesto a Giletti: “Ma tu stavi preparando su Dell’Utri? È vero?”. E Giletti avrebbe confermato.
“C’è un’azione incrociata di protezione di Berlusconi che sta morendo…secondo me – avrebbe detto Santoro – la fretta è perché tu c’avevi in previsione Dell’Utri…la vicenda di Berlusconi spiega questa cosa”.
Nello specifico in quella puntata Giletti avrebbe voluto trasmettere le conversazioni di Dell’Utri intercettate nell’indagine di Firenze che vedeva indagato anche Silvio Berlusconi.
Dopo due giorni dalla chiusura del programma ‘Non è l’Arena’ l’ex conduttore avrebbe parlato anche con altri soggetti della vicenda. Il generale dei carabinieri in pensione, Domenico Balsamo, avrebbe chiamato per dirgli: “Massimo, purtroppo come tu sai, sono stati attaccati personaggi importanti, tra virgolette, della politica, che hanno fatto addirittura parte di governi e ovviamente nessuno ha piacere di queste cose”.
Questo sarebbe avvenuto alle dieci. Cinquanta minuti dopo il conduttore avrebbe scritto a Massimo Cacciari via sms: “Professore, mi hanno censurato. Imbavagliato. Stavo per toccare Dell’Utri con nuove intercettazioni e Berlusconi… Il Fatto di oggi racconta tutto”.
A Luca Telese invece avrebbe detto che era “disgustato” dal silenzio dei colleghi sulla sua vicenda.
Poi è la volta di Rocco Casalino: “Giletti – scrive il ‘Fatto’ riportando gli atti – gli confida l’idea che dietro la sospensione della trasmissione da parte dell’editore ci possa essere stata una qualche forma di ‘pressione’ da parte della famiglia Berlusconi, in relazione al fatto che aveva in programma una puntata su Dell’Utri da eseguire subito dopo Pasqua insieme al collega Marco Lillo. Rocco Casalino invita Giletti alla prudenza, ipotizzando tra l’altro, che l’attività progettata dal giornalista potrebbe essere strumentalizzata e ripercuotersi sull’eventuale nomina in Rai di Giletti”.
E poi ancora, Giovanni Minoli: Giletti gli avrebbe confidato quel che poi riporterà ai magistrati. Urbano Cairo ai primi di marzo gli avrebbe chiesto di incontrare Berlusconi. “Io – avrebbe raccontato Giletti – rifiutai perché dissi: ‘Guardi presidente (Cairo, n.d.r) devo affrontare dei momenti un po’ complicati…non voglio farmi influenzare e voglio andar tranquillo”.
La foto tra Berlusconi, Graviano e il generale dell’Arma Delfino
L’intercettazione del pm di Firenze, come riportato dal ‘Fatto’, sarebbe iniziata il 17 gennaio 2023, quando Baiardo avrebbe detto a Giletti: “C’è una cosa che ti fa molto ma molto gola”. Per gli inquirenti “tale affermazione potrebbe essere correlata alla disponibilità da parte di Baiardo della foto ritraente Silvio Berlusconi, Giuseppe Graviano e il generale Delfino”.
Giletti, in seguito, avrebbe fatto prenotare un volo per il favoreggiatore dei Graviano alle 15 del 21 gennaio: entrambi si sarebbero visti poi nella hall dell’Hilton Garden Inn a Roma per parlare dell’intervista del giorno dopo. Una videocamera della Dia avrebbe ripreso Baiardo mentre diceva: “Volevo farti un regalino… non sono riuscito a mettere…”. E Giletti: “Senza entrare nelle cose (pausa)… ti ricordi quella fotografia famosa in cui… io se domani…”. Baiardo non avrebbe voluto parlare della foto: “È presto!”, avrebbe detto. Ma Giletti avrebbe insistito: “Sì, però quella domanda devo farti…cioè… perché Berlusconi si fa la foto con Delfìno perché lì… e sul tavolino se la fa al lago d’Orta in grande serenità… si fa quella cagata là”. “In questi mesi io c’ho pensato, ripensato… cioè in un tavolino tranquilli al bar… tu capisci che non basta vederla così com’è… qua passiamo per matti anche perché se uno la deve dare, deve far le verifiche… siccome molti ci hanno deriso no…”.
La faccenda sarebbe stata nuovamente ripresa il 4 febbraio, sempre nella hall dell’Hilton: Giletti avrebbe chiesto ancora della foto ma Baiardo avrebbe troncato il discorso: “Io ti ho detto una cosa, non è ancora il momento”.
Le accuse a Giletti
Il 26 marzo il gelataio di Omegna avrebbe scritto a Giletti: “Domani ci sono le prove in Procura”. Per la Dia si riferiva “molto probabilmente a quanto detto a Giletti più volte in merito all’esistenza della foto in cui sarebbero ritratti Silvio Berlusconi, Giuseppe Graviano e il generale Delfino e presumibilmente anche al documento genericamente indicato ‘sulla trattativa’ si sarebbe determinato a depositare ‘le prove in procura’”. Giletti: “Vai top!!!!!”, perché sapeva che una volta depositate “le prove” Baiardo avrebbe potuto parlarne in tv.
Tuttavia ai pm Baiardo ha negato l’esistenza della foto e accusato Giletti di aver mentito. Ecco, secondo i pm, il reato di calunnia. Ma Giletti era all’oscuro di questo. Il 28 marzo il conduttore del programma avrebbe scritto ancora a Baiardo: “Sei pronto a colpire?”. Ma Baiardo avrebbe smesso di rispondere.
Tratto da:ilfattoquotidiano.it
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