TAGLIUZZANDO,RESETTANDO,SCOMPONENDO E RICOMPONENDO,PER SEPARARE IL GRANO DAL LOGLIO,IL SANO DAL MARCIO E CREARE QUELLE SINERGIE UTILI PER RISANARE UN AMBIENTE MALATO
E’ il lavoro complesso e delicato,oltre che irto di ostacoli,che siamo impegnati a fare su un territorio dove c’é chi trama per fare della legalità carta straccia e chi,al contrario,vuole difenderla con i denti, ma che rischia di soccombere per mancanza di supporti adeguati.
” A Latina la legalità é un optional”,sentenziò un ex Presidente del Tar Lazio al momento di accomiatarsi dalla “provincia di Casale”,intendendo Casale per Casal di Principe,la patria di Sandokan e dei Casalesi.
Una provincia,Latina, che ha costituito la porta d’ accesso , della camorra soprattutto ma anche della ndrangheta , nella Capitale.
Un lavoro complesso,delicato ed irto di ostacoli ,dicevamo,perché non sai mai con chi hai a che fare,se amico o nemico,se persona sincera e leale nei confronti dello Stato – quello vero,di diritto,però e non lo stato-mafia – o che ti si presenta sotto mentite spoglie.
Perché,oggi,il problema é proprio qua in quanto la mafia più insidiosa va cercata proprio su questo versante,su quello delle istituzioni.
Non tanto nell’ambito politico in quanto ormai si sa bene chi sta di qua e chi di là,ma in quello dello Stato,delle istituzioni.
Non a caso si parla di due Stati : lo Stato-Stato,quello nel quale ci riconosciamo noi ,insieme a tutte le persone perbene,e lo stato-mafia,quello costituito da tutti i corrotti,ladri e mafiosi d’Italia,che rappresentano la maggioranza del Paese.
Quante volte ci siamo sentiti dire :”io ho scritto ma non dipende da me…”?
L’altro giorno un nostro amico,peraltro un parlamentare,ma di quelli “puliti”,ha postato sulle pagine Fb dell’Associazione Caponnetto:
“Ho la nausea”.
Nausea di fronte a tutto ciò che noi denunciamo,al contenuto delle notizie che divulghiamo e che di certo fanno venire il vomito anche a noi ,ma che,purtuttavia , ci vediamo costretti a rendere pubbliche nella speranza,speriamo non vana, che almeno la parte onesta del Paese abbia,prima o poi , un sussulto di dignità e di orgoglio e reagisca.
Nausea di fronte a quella melma nella quale ci hanno ridotto a vivere e che fa gridare all’ex alto magistrato cui abbiamo fatto cenno all’inizio di queste nostre righe che ……….”la legalità é un optional”.
Ecco la complessità del nostro lavoro,con tutte le difficoltà ed i pericoli connessi.
A cominciare dal rischio di commettere errori letali nell’individuazione delle porte e delle scrivanie giuste perché non hai mai la garanzia assoluta di trovarti a che fare con un servitore dello Stato-Stato e non dello stato-mafia.
Perché se sbagli mandi a gambe all’aria tutto il lavoro che hai fatto in anni di fatiche e di sacrifici.
E di soldi spesi fra visure camerali e quant’altro.
Soldi che non ti dà nessuno perché sei obbligato a difendere la tua autonomia da tutto e da tutti.
Quando noi diciamo che una vera Associazione antimafia deve fare solo antimafia e non mettersi a gestire affari per conto o con uno Stato che non sai mai se é questo giusto o quello malsano.
Si marcia sempre su un crinale scivoloso e pieno di pericoli di ogni sorta.
La gente,gran parte di essa,non vuole rendersi conto del fatto che oggi il problema della mafia ,anzi delle mafie,è il primo problema del Paese.
Mafia vuol dire corruzione,illegalità,ingiustizia,incultura, assenza di crescita e di sviluppo.
Stiamo lasciando ai giovani ed ai nostri stessi figli e nipoti un avvenire da brivido e li stiamo costringendo ad emigrare per tentare di salvarsi.
Ci dovremmo vergognare per il male che stiamo facendo al Paese ed a noi stessi !!!!!!