La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha sancito la relazione causale e concausale tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati e l’eccesso di patologie tumorali nel territorio della cosiddetta Terra dei Fuochi, riconoscendo, quindi, la fondatezza delle numerose denunce inoltrate dall’Associazione A. Caponnetto a varie Procure d’Italia circa il nesso fra i veleni interrati dalla camorra e le migliaia di morti tumorali nei territori interessati. Stiamo lavorando affinché tutte le altre Procure, a cominciare da quella di Napoli Centrale, facciano la stessa cosa. Riteniamo che non si possa assistere inerti ed indifferenti di fronte allo spettacolo doloroso che sta vedendo morire tantissime persone, a migliaia, come profetizzò il pentito di camorra Carmine Schiavone che le quantificò in 5 milioni. Ringraziamo il Procuratore Capo Dr.Greco di Napoli Nord, ricordando, commossi per tanta solerzia, la telefonata fattaci da una sua collaboratrice, disperata che non trovava la copia della nostra denuncia e l’interrogazione del senatore Lannutti che, su nostra richiesta, aveva posto il problema in sede parlamentare e governativa, chiedendo l’intervento del Governo centrale. Roba che nessun altro ha fatto. Stiamo predisponendo gli atti per chiedere ai Procuratori Generali di Campania, Lazio, Molise ed Abruzzo l’avocazione dei fascicoli delle Procure rimaste finora inerti. Stanno morendo intere popolazioni e, come ha ben chiarito il Procuratore Greco, al quale rinnoviamo la nostra stima, non ci sono più alibi, bisogna assolutamente procedere con la bonifica, il risanamento del territorio e, ovviamente, con la ricerca dei responsabili ad ogni livello. Non agire significa rendersi complici di questa carneficina.
La Segreteria Simona Ricotti