Frosinone – La replica alle accuse di Domenico Maura
In riferimento all’articolo apparso ieri a pag.2 di Ciociaria Oggi dal titolo “Cooperative, Maura denuncia e il Pdl chiama il sindaco” si precisa quanto segue.
1) Il Consorzio Parsifal, aggiudicatario nel 2005 dell’appalto per l’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare, centro sociale integrato e gruppo appartamento, ha ripetutamente dimostrato al Comune di Frosinone, in tutta la fase procedimentale del pubblico incanto, il possesso dei requisiti soggettivi, economici, finanziari, tecnici, professionali ed organizzativi richiesti ai sensi di legge e del capitolato d’appalto, per se stesso e per le cooperative consorziate indicate quali esecutrici;
2) Anche a seguito della firma del contratto d’appalto – avvenuta prima della vicenda che riguarda il Comune di Ceccano, di cui si preciserà più avanti – il Comune di Frosinone ha ripetutamente chiesto e ha sempre ottenuto dal Consorzio Parsifal e dagli istituti competenti (Inps, Inail, Agenzia delle Entrate) la documentazione che attesta senza possibilità di equivoco la permanenza del possesso di tali requisiti, che sono a tutt’oggi provati da certificazioni in corso di validità rilasciate dagli stessi istituti;
3) Quando, nel 2008, l’organo di vigilanza di Asssercoop ha attestato lo stato di insolvenza della cooperativa, avviandone la procedura di liquidazione, il Consorzio Parsifal ha subito informato il Comune di Frosinone e, a seguito di autorizzazione, ha provveduto alla sostituzione della cooperativa, nel rispetto totale di quanto previsto dalle leggi e dall’unanime giurisprudenza;
4) La sostituzione della Cooperativa Asssercoop è stata effettuata salvaguardando la continuità del servizio: né gli utenti né i lavoratori hanno subito danni o conseguenze negative nel corso e a seguito di tale sostituzione;
5) Il Comune di Ceccano ha revocato al Consorzio Parsifal, nel 2006, un atto procedimentale, vale a dire l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto per la gestione dei servizi sociali; questa vicenda, molto complicata dal punto di vista amministrativo, non è ancora conclusa, in quanto pende in secondo grado il giudizio del Consiglio di Stato, al quale il Consorzio Parsifal ha fatto ricorso;
6) Tale vicenda non ha in ogni caso impedito al Comune di Ceccano, negli anni successivi, di aggiudicare altri appalti al Consorzio Parsifal, sulla base di prove documentali regolarmente esibite dal Consorzio, attestanti il possesso di tutti i requisiti richiesti, in totale ossequio alla legislazione vigente;
7) Ciò per dire che la vicenda amministrativa del Comune di Ceccano non ha riflessi sugli altri appalti e il ragionamento per analogia, che è alla base delle dichiarazioni riportate nell’articolo, è stato confutato dal Tar del Lazio con sentenza n.426/2007. Tale sentenza fa seguito ad un ricorso presentato da una cooperativa concorrente, risultata seconda ad un appalto indetto dal Comune di Pontinia. La cooperativa aveva chiesto l’esclusione del Consorzio Parsifal proprio in virtù della revoca dell’aggiudicazione provvisoria dell’appalto di Ceccano: il Tar del Lazio ha dichiarato improcedibile tale ricorso respingendolo in via definitiva e senza appello;
8) Tantomeno il ragionamento può essere consecutivo in contesti diversi da quello amministrativo; la sentenza del Tar del Lazio n.1541/2006, che respinge in prima istanza il ricorso del Consorzio Parsifal contro il Comune di Ceccano, si fonda su un’attestazione dell’Agenzia delle Entrate prodotta ad agosto 2006, la quale a sua volta si riferisce a debiti erariali che sono stati notificati alle cooperative Asssercoop ed Emmaus molti mesi dopo l’aggiudicazione provvisoria dell’appalto indetto dal Comune di Ceccano: una volta conosciuti, tali debiti sono stati prontamente regolarizzati dalle cooperative.
Vale la pena inoltre di dare altre notizie.
Da anni il Consorzio Parsifal è il bersaglio privilegiato del sig. Domenico Maura, ex socio lavoratore della Cooperativa Sociale Asssercoop di Ceccano. Il Consorzio Parsifal non ha mai avuto alcun rapporto con il sig. Maura, tuttavia è stato oggetto di centinaia o forse di migliaia di lettere da questi ossessivamente inviate ad enti pubblici di ogni ordine e grado, autorità giudiziarie, organi di stampa, politici, associazioni, blog, ecc. ecc.
Non abbiamo mai ritenuto necessario rispondere: tali lettere ci sono sembrate sempre assolutamente improprie ed evidentemente farneticanti.
I fatti ai quali il Sig. Maura si riferisce sono sempre gli stessi: egli ha depositato, sul merito, diverse denunce all’autorità giudiziaria. Le più vecchie sono state archiviate dopo le prime indagini. L’anno scorso c’è stata l’ultima denuncia, per la quale l’indagine è ancora in corso. Noi abbiamo dimostrato piena collaborazione agli inquirenti perché non abbiamo niente da nascondere.
Per questo ci ha lasciato molto sorpresi la presa di posizione dell’associazione Antonino Caponnetto, che non si è preoccupata di cercare riscontri rispetto a quanto affermato dal sig. Maura. Il quale viene addirittura presentato come vittima del sistema e paladino della legalità, quando in realtà non agisce che per interessi personali diretti, per lo più anche fraintesi.
Oggi riteniamo di non poter più evitare di dedicare tempo per rispondere al sig. Maura. Ci dispiace, perché a noi piace lavorare, non dare adito a sterili polemiche: le nostre attività non hanno finalità economica, ma mutualistica, solidaristica e sociale.
Riteniamo tuttavia che le lettere, i comunicati e le denunce del sig. Maura siano diffamanti per il Consorzio Parsifal e abbiamo a nostra volta dato mandato ai nostri avvocati di denunciarlo al fine di ottenere risarcimento per i danni procurati all’immagine e alla reputazione della nostra organizzazione.