CONVEGNO A PASTENA IN PROVINCIA DI FROSINONE PER PARLARE DI MAFIE, DEL “CASO FONDI” E DEL SUICIDIO DEL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA CAPITANO FEDELE CONTI
“Caso Fondi” e suicidio del capitano Fedele Conti. Due temi che si intrecciano e che non trovano ancora una soluzione.
Quello di Fondi è indicato come territorio fortemente infiltrato dalle organizzazioni criminali, anche se c’è ancora qualche sconsiderato che tenta di far passare la cosa come tutta una montatura di alcuni giornali.
La smentita a questi sconsiderati viene, però, dai risultati del lavoro fatto dalla Commissione di accesso nominata dal Prefetto di Latina e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e da taluni arresti disposti già da questa.
In questo contesto,va collocato il suicidio dell’ex Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di quella città, Capitano Fedele Conti, un suicidio le cui cause sono ancora avvolte nel mistero, anche se sicuramente collegate al suo lavoro nella città di Fondi. E’ stato infatti lo stesso Capitano Conti a sostenerlo nel biglietto da lui scritto prima di morire .”Mi sento incartato. Non sono autonomo…”
Se ne è parlato in un convegno pubblico tenutosi a Pastena, paese natale del Capitano Conti, con gli interventi di Antonio Turri, Presidente regionale di “Libera”, di Elvio Di Cesare, segretario regionale dell’Associazione Caponnetto e di Arturo Gnesi, Presidente dell’Associazione “La Ginestra” ed amico personale di Fedele Conti.