A gennaio 2005 l’ex Procuratore capo della Repubblica provincia di Latina ha dichiarato:
<<sempre maggiori segnali denotano una presenza ormai stabile e radicata da parte di gruppi malavitosi insediatisi nel nostro territorio>>. Ed ancora: <<l’intera provincia Pontina è oggetto di azioni e di interesse da parte di cosche di stampo camorristico provenienti dalla Campania ma anche da zone del circondari>>.
A gennaio 2008 lo stesso ex Procuratore capo della Repubblica ha dichiarato: <<la criminalità non abita a Latina e non ci sono organizzazioni che controllano il territorio>>.
I sostituti Procuratori della DDA di Roma, Diana De Martino e Francesco Curcio, in una relazione relativa all’inchiesta “Damasco” su Fondi, hanno scritto a proposito della Procura di Latina: <<nella stragrande maggioranza dei casi si è proceduto da parte delle diverse autorità giudiziarie di questo Distretto rubricando la massa dei fatti, in realtà di stampo mafioso, in fatti di criminalità comune>>.
C’è da aggiungere al riguardo che gli stessi magistrati romani hanno rimesso gli atti alla Procura di Perugia ipotizzando l’esistenza all’interno della Procura di Latina di una talpa che faceva pervenire informazioni sull’andamento dell’inchiesta “Damasco” su Fondi a persone indagate.
Non parliamo poi delle ARCHIVIAZIONI, tipo quella dell’inchiesta “Formia Connection per la parte relativa alle intercettazioni concernenti il voto di scambio dalle quali emergono nomi di esponenti politici dei livelli locali e provinciale.
Il 28 Giugno 2008 il Presidente della Provincia Cusani ha dichiarato: << la malavita qui non esiste, è un’invenzione dei giornalisti>>.
Il 7 Dicembre 2007 l’ex Presidente del TAR Dott. Franco Bianchi ha dichiarato: <<La malattia dell’illegalità ha attaccato la Provincia>>.
Sia il Presidente Bianchi che il Prefetto Frattasi sono stati vittime di violentissimi attacchi e denunce per aver detto queste cose.