Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie
“Antonino Caponnetto”
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COMUNICATO STAMPA
UN ” CASO SPERLONGA ” ?
Con l’interrogazione dell’On.Cristian Iannuzzi ed altri 3 Parlamentari del M5S ai Ministri della Giustizia,dell’Interno,dell’Economia delle Finanze e dell’Ambiente da oggi in avanti é aperto ufficialmente un “caso Sperlonga” ?
Di certo nessuno più potrà dire “non sapevamo”.
Oggi tutti sanno e tutti saranno chiamati a spiegare quello che hanno fatto o non hanno fatto.
La prima domanda che ci si dovrà porre é quella relativa al “perché” del gran numero di querele e richieste risarcitorie in sede civile appena uno osa scrivere un rigo sulla situazione urbanistica di Sperlonga .
Non capita in nessuna altra parte d’Italia che in una sola volta vengano presentate ben 10 (ripetiamo,dieci) querele contro due giornalisti colpevoli di aver trattato la questione.
Mah! Questo comportamento potrebbe configurarsi come un vero e proprio attacco alla libertà di stampa ,un attacco non di certo compatibile con i principi di una democrazia.
Anche il Segretario nazionale dell’Associazione Caponnetto é stato denunciato in sede civile per aver pubblicato sul sito dell’Associazione un intervento in Consiglio comunale sul Piano Integrato di Sperlonga del consigliere Ing.Benito Di Fazio.
Un atto pubblico ,questo,perché trattasi di un intervento fatto in Consiglio Comunale, davanti a tutti e riportato nei documenti comunali.
La seconda domanda ,sempre che le cose riportate nell’interrogazione parlamentare trovino riscontri,é quella che riguarda il comportamento delle autorità investigative e giudiziarie pontine a fronte delle denunce pubbliche,fatte,cioé,dalla stampa.
In un Paese,come l’Italia,benché devastato dall’azione irresponsabile di una classe politica qual’é quella nostrana,vige ancora,grazie a Dio,il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale e,quindi,dopo quanto scritto dall’On.Iannuzzi nella sua interrogazione e che qui ci piace riportare – “……………..come dichiarato dall’articolo “Marcianise e dintorni” sul quotidiano Latina Editoriale Oggi in data 18 luglio 2015, Sperlonga non é immune da fenomeni di penetrazioni malavitose.Vengono così ricordati i sequestri e le confische di beni immobili operati su ordine della DDA nei confronti di appartenenti al clan dei Casalesi ( Cipriano Chianese,re del traffico illecito di rifiuti in Campania) e manifestate preoccupazioni circa il massiccio investimenti di capitali nel Piano Integrato oggetto di sequestro ,da parte di numerosi soggetti e società di provenienza campana,anche in riferimento all’emergere dalle utenze,di cognomi famosi negli annali della criminalità organizzata casertana e campana” – le autorità investigative e giudiziarie pontine HANNO IL DOVERE di investigare a fondo.
A dire il vero,esse avrebbero dovuto già farlo subito dopo il 18 luglio 2015,data della pubblicazione dell’articolo di cui si sta parlando o,quanto meno,esse avrebbero dovuto informarne la DDA e chiedere eventualmente la delega alle indagini,cosa che non sappiamo se sia stata fatta o no,ma,comunque,oggi,dopo l’interrogazione parlamentare , esse non possono più esimersi dal farlo e ciò anche perché é dovere , anche dell’Associazione Caponnetto ,il farlo nei prossimi giorni.
Nell’interrogazione dell’on.Iannuzzi sono evidenziati ,inoltre,altri elementi estremamente inquietanti quali quello,ad esempio,”………..secondo l’articolo del Giornale di Latina del 2 gennaio 2015″Mazzette Sperlonga trema”risulterebbe che diversi imprenditori ,davanti ai PM Giuseppe Miliano e Valerio De Luca e in presenza dei Carabinieri avrebbero dichiarato di aver ottenuto permessi edilizi illegali …………………”, che,se ne fosse stata accertata la fondatezza,avrebbero dovuto comportare l’emissione immediata di misure cautelari a carico degli eventuali autori.
Ad essere garantisti fino in fondo,tali presunte dichiarazioni avrebbero dovuto esigere un’approfondita indagine di cui,a distanza di oltre un anno ,se ne dovrebbero conoscere gli esiti e nel caso in cui esse dovessero essere risultate infondate,si sarebbe dovuto procedere per calunnia nei confronti di coloro che le avrebbero fatte.
E’ stato fatto ? E se no,perché?
Insomma ,l’interrogazione dell’On.Iannuzzi al Governo rappresenta il classico macigno nello stagno che,mentre da una parte rende nota una situazione alquanto inquietante,dall’altra impone ,oltre ad alcuni interrogativi in ordine all’adeguatezza dell’ impegno da parte degli organismi locali nell’azione di contrasto al dilagare delle mafie in provincia di Latina e più in generale nel Basso Lazio,una serie di approfondimenti ed azioni ai quali nessuno a questo punto,a cominciare da noi dell’Associazione Caponnetto ,può e deve sottrarsi .
Ass.A.Caponnetto