L’imprenditore vittima di una estorsione dal clan Abbruzzese di Cosenza per un terreno situato in via Romualdo Montagna
Pubblicato il: 10/12/2024 – 13:20
COSENZA Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (sezione terza), aveva già accolto l’istanza presentata dall’avvocato Enrico Morcavallo e sospeso l’ordinanza del Tar che aveva escluso il periculum e sospeso il programma di protezione per il testimone di giustizia cosentino, A.T. «Considerato che, alla luce delle esigenze di sicurezza rappresentate da parte appellante, può ritenersi sussistente il pericolo di un pregiudizio di estrema gravità e urgenza e che pertanto l’istanza cautelare può essere accolta fino alla valutazione collegiale dell’appello». L’imprenditore era stato vittima di una estorsione da parte del clan Abbruzzese di Cosenza per un terreno situato in via Romualdo Montagna a Cosenza. Circostanza emersa nell’operazione denominata “Testa del Serpente”.
Con una nuova pronuncia, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello cautelare, e rimandato al Tar che ora dovrà compiere un riesame dell’ordinanza precedentemente emessa. I giudici hanno sottolineato, ancora una volta, la presenza di una condizione di pericolo per il testimone di giustizia. (f.b.)