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Estorsione e traffico rifiuti per favorire il clan Strisciuglio: sequestrati beni per 5 milioni a ex capo degli ultras del Bari

Silvano Scannicchio è stato portavoce del gruppo “I Seguaci della Nord”: sigilli a immobili anche a Valenzano, una Porsche e un’Audi Q8, oltre all’azienda Bari Metal srl

Venerdì 04 Ottobre 2024, 09:07

BARI – Un sequestro di beni per un valore di 5 milioni di euro è stato eseguito questa mattina dai carabinieri del Comado Provinciale di Bari, supportati da personale dei locali Nucleo Operativo Ecologico e Nucleo Ispettorato del Lavoro, sulla base di un decreto preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione del capoluogo pugliese, presieduto da Giulia Romanazzi, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, a carico di Silvano Scannicchio, 52 anni pregiudicato, tra l’altro, per reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.

L’uomo è stato uno dei leader (portavoce del gruppo) della tifoseria organizzata del Bari ed in particolare del gruppo sportivo denominato “Seguaci della Nord”, unitamente ad altre persone legate a Domenico Strisciuglio detto Mimmo “La Luna”, capo dell’omonimo clan, e G. A., referente provinciale per Bari del Movimento di estrema destra Casapound Italia.

Silvano Scannicchio, soprannominato “Cicciobello”, è stato affiliato al clan Strisciuglio e dagli anni 2000 ha partecipato a varie attività illecite: estorsioni ai cantieri edili, ricettazione di materiali ferrosi e traffico illecito di rifiuti. Inizialmente coinvolto nelle estorsioni ai danni di imprenditori locali, Scannicchio – secondo l’accusa – ha utilizzato i proventi di queste attività per avviare la sua impresa di riciclaggio di metalli, la Metal Recicle con sede a Capurso.

I rapporti con gli ultras del Bari non emergono in maniera esplicita dagli atti di indagine. Scannicchio ha però mantenuto stretti legami con la criminalità organizzata locale e ha giocato un ruolo chiave nelle attività del clan Strisciuglio, partecipando a incontri operativi e gestendo vari interessi del clan. La sua presenza a riunioni riservate agli affiliati e il suo coinvolgimento nel traffico di armi testimoniano la sua importanza all’interno dell’organizzazione.

Dopo aver avviato l’ attività, oltre a commettere ulteriori ed analoghe estorsioni, si sarebbe reso responsabile di altri reati, soprattutto ricettazioni di rame e traffico illecito di rifiuti. Le indagini avrebbero inoltre appurato che Scannicchio, per evitare la revoca delle autorizzazioni ambientali ottenute, nel 2013, ha ceduto fittiziamente l’impresa ad un nipote. Nel 2016, con la partecipazione in denaro della figlia di Scannicchio, sarebbe stata costituita l’attuale Bari Metal srl con sede legale a Capurso.
Il valore del patrimonio sottratto alla disponibilità di Scannicchio e della sua famiglia è stimato in oltre 5 milioni di euro ed è composto da un appartamento ed un deposito a Bari, un immobile ad uso industriale a Valenzano, numerosi beni mobili tra cui macchine operatrici, mezzi “pesanti”, autoveicoli di grossa cilindrata, tra i quali una Porsche Macan ed un’Audi Q8, nonché la Bari Metal srl il cui oggetto sociale è la raccolta e lo stoccaggio di rifiuti speciali che ha un fatturato di circa 3 milioni di euro annui.

Il provvedimento di oggi, emesso dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione, accoglie la proposta della Procura della Repubblica di Bari, formulata sulla base degli accertamenti patrimoniali effettuati dalla Sezione specializzata del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari che hanno ricostruito sia la carriera criminale del 52enne sia gli introiti dell’intero nucleo familiare, fornendo un corposo quadro indiziario in ordine all’illecita provenienza della sua ricchezza, accumulata negli ultimi 20 anni e che costituirebbe il compendio di numerosi reati soprattutto contro l’ordine pubblico e l’ambiente.

Fonte:https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/video/bari/1550923/estorsione-e-traffico-rifiuti-per-favorire-il-clan-strisciuglio-sequestrati-beni-per-5-milioni-a-pregiudicato-scannicchio.html