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E’ nata Domenica 3 febbraio u. s. l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia. Una categoria di 78 cittadini perbene e coraggiosi che sono di esempio all’Italia degli onesti e che vengono spesso abbandonati da uno Stato ingrato e patrigno. C’é fra di essi chi è costretto, per sfuggire alle reazioni dei mafiosi ed all’ingratitudine di questo Stato, a vivere in macchina, vittima di ingranaggi, apparati e lentezze burocratici letteralmente vergognosi. Apparati ai quali da oggi in avanti non daremo tregua. Da ora in avanti le burocrazie ministeriali e prefettizie dovranno vedersela con noi e saremo noi, insieme alla nuova Associazione, ad affrontarle anche nelle sedi giudiziarie ove esse non dovessero far fronte ai loro doveri. Pubblichiamo, qui di seguito, il Comunicato ufficiale della costituzione dell’Associazione:

“Nasce dall’impegno di alcuni protagonisti dell’antimafia italiana: Piera Aiello, Sonia Alfano, Elvio Di Cesare Ignazio Cutrò e Antonio Turri,l’ Associazione Nazionale dei Testimoni di Giustizia.

L’A.N.T.G. mette in collegamento tutti quei cittadini onesti che hanno avuto il coraggio di denunciare testimoniando nelle aule dei tribunali o nelle altre sedi competenti i misfatti delle mafie e i reati commessi dalle varie forme di criminalità organizzata . Presidente dell’Associazione è stato eletto Ignazio Cutrò mentre faranno parte dell’organismo direttivo numerosi testimoni di giustizia, i rappresentanti delle associazioni promotrici,avvocati e giuristi di spessore nazionale.

Troppo spesso questi veri protagonisti della lotta alle mafie, alla corruzione ed al malaffare sono dimenticati o peggio lasciati soli,senza le opportune protezioni e ridotti alla povertà dopo aver avuto il coraggio della denuncia e la forza di andare contro corrente in un Paese con larghe sacche di omertà ad ogni livello.

Le recenti vicende riguardanti i tre imprenditori di Catania in sciopere della fame per gridare tutta la loro disperazione ed isolamento per aver avuto il coraggio di resistere alle mafie hanno indotto le associazioni I Cittadini Contro le Mafie e la Corruzione, Antonino Caponnetto,Ass.ne Nazionale dei Familiari delle vittime di Mafia e LibereTerre e soprattuto ben 36 testimoni di giustizia sui soli 78 italiani che hanno avuto il coraggio di denunciare fatti delittuosi riconducibili ai clan mafiosi, a riunirsi nel Casale della Legalità e della Giustizia di Latina Scalo per costituire l’ Associazione dei Testimoni di Giustizia.

Finisce con oggi la strategia dell’isolamento e della vergogna con cui molti Testimoni sono costretti a vivere la loro condizione di donne e uomini di coraggio.

Molti testimoni dopo aver fatto il loro dovere di cittadini consapevoli e coraggiosi, vengono lasciati senza protezione e senza sostentamento economico perché spesse volte le risorse pubbliche vengono investite non tenendo conto che lo Stato deve essere vicino alle vittime delle mafie prima che diventino eroi da celebrare da morti sugli altari civili o religiosi.”