Faida di Camorra alla Sanità. Omicidio Vastarella, spunta un super testimone
Un persona avrebbe assistito all’esecuzione del fratello del boss. Ascoltato a lungo dagli inquirenti
di REDAZIONE
NAPOLI. Un testimone sarebbe stato ascoltato a lungo nei giorni scorsi dagli investigatori a proposito dell’omicidio di Vittorio Vastarello. Non un confidente per ipotizzare il retroscena del delitto e i possibili mandanti, ma un uomo che si sarebbe trovato in via San Vincenzo e avrebbe assistito all’esecuzione mortale. La novità non è di quelle in grado di decidere il risultato di un’indagine, ma quanto meno sarebbe servita a dissipare ogni dubbio sulla dinamica dell’agguato. L’allarme in via San Vincenzo è scattato alle 12 e 30 del 31 agosto scorso. Vittorio Vastarella (che abitava nei dintorni) stava camminando quando sono entrati in azione i sicari, due in sella a una motocicletta.
È partito il primo proiettile e il 43enne ha capito subito che aveva una sola possibilità di salvezza: infilarsi nel cortile del palazzo al civico 37, a due passi da lui. Così ha fatto, ma è stato inseguito e contro di lui sono stati esplosi altri cinque colpi di pistola calibro 9×21. Uno solo l’ha centrato alla gamba destra, che rischia di essergli fatale perché ha reciso l’arteria femorale. Proprio il troppo sangue perduto è alla base del coma in cui è precipitato fino alla morte il fratello di Giuseppe (ucciso il 22 aprile scorso alle Fontanelle) nonché figlio di Raffaele detto “Auciello”(detenuto) e nipote del ras Patrizio. A trasportare il ferito all’ospedale dei Pellegrini è stato un automobilista di passaggio,che l’ha caricato in macchina dopo i primi soccorsi di alcuni passanti. Le indagini sono condotte dai poliziotti della squadra mobile della questura e dai colleghi del commissariato San Carlo Arena. Investigatori esperti, che ben conoscono il territorio e hanno imboccato con decisione due piste: la faida con i Genidoni-Esposito e l’attacco di uno degli altri gruppi del rione Sanità.
IL ROMA
08/09/2016
fonte:www.internapoli.it