La recente sentenza non è un caso isolato. In Italia, nel febbraio 2018 i dati della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e violenza contro le donne hanno evidenziato che circa il 50 per cento dei processi per questo tipo di reati si conclude con l’assoluzione degli imputati.
Una mancanza di giustizia influenzata da un codice penale inadeguato perché fa riferimento ad una definizione di stupro basata esclusivamente sull’uso della violenza, della forza, della minaccia di uso della forza o della coercizione.
L’introduzione del principio del consenso nella nostra legislazione contribuirebbe a garantire il pieno accesso alla giustizia alle vittime di violenza sessuale.
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