LO AVEVAMO PREVISTO: A FONDI STA PREVALENDO LO SPIRITO ANTIUNITARIO DI TUTTO QUEL VECCHIO APPARATO POLITICO CHE HA SEMPRE DIMOSTRATO DI MAL SOPPORTARE LA COSTITUZIONE DI UN FRONTE ANTIMAFIA!. QUANDO NOI DICIAMO CHE IL MALE OSCURO DI QUESTA REGIONE E, IN PARTICOLARE, DELLA PROVINCIA DI LATINA, E’ LA… ”TRASVERSALITA” CHE LEGA SOGGETTI COLLOCATI IN TUTTI I PARTITI POLITICI, DA DESTRA A SINISTRA!
A sciabolate contro il Comitato antimafia e tutti coloro che ne fanno parte. Tutto il vecchio scatenato contro il nuovo. Riemergono, dopo aver per mesi tentato di demolire, di demonizzare, di ridicolarizzare quanti, come noi, si adoperavano per mettere in piedi un muro contro le mafie ed avviare un processo di risanamento morale, culturale, politico, istituzionale su un territorio, qual’è quello di Fondi, letteralmente devastato non solo dalla criminalità mafiosa, che pure è tanta e forse più di quanta ne sia stata finora scoperta, ma, soprattutto, da un sistema di valori che anni di mala politica hanno contribuito a creare e solidificare.
Confidiamo nell’onestà intellettuale e nelle capacità professionali degli investigatori e dei magistrati delle DDA sparse in tutta Italia che si stanno interessando di Fondi e del suo territorio.
Ma quello che ci preoccupa è quanto sta avvenendo sul piano politico grazie alla sciagurata decisione del Governo che si è rifiutato di sciogliere per mafia l’Amministrazione comunale.
A destra, come a sinistra, sta riemergendo il vecchio, tutto quell’apparato responsabile, soggettivamente od oggettivamente, dell’attuale stato di cose.
Avevamo sognato, con la creazione di un Comitato antimafie costituito da esponenti politici e della società civile, di mettere insieme tutte le forze sane di Fondi, per arrivare alla formazione di liste di candidati, fuori dai vecchi apparati, nuovi e chiaramente attestati su una posizione decisamente antimafia. Liste alleate e con un unico programma basato sul principio del ripristino della legalità e con un unico candidato alla carica di sindaco, rappresentato da una figura di rilievo nazionale ed impegnata sul piano della lotta alle mafie (Lumia, Fava, tanto per citare qualche esempio).
Un forte segnale di discontinuità rispetto al passato, ad un passato di cui nessuno può andare fiero, come tutti in Italia hanno potuto vedere. Un segnale, che al di là dei prevedibili risultati elettorali immediati, avrebbe potuto costituire la premessa per una ricostruzione morale, culturale, politica nell’arco di 5-10 anni.
Da quanto abbiamo potuto constatare, sembra che questo nostro sogno sia destinato a finire nel cassetto per gli egoismi politici e la cecità dei soliti noti, di Fondi e di Latina.
Di quanti, cioè, sono oggettivamente responsabili della situazione di Fondi e non solo.
E’ una storia antica che affligge questa provincia-le trasversalità-, che non l’ha fatta “crescere”, economicamente, culturalmente, politicamente e che l’ha portata ad essere invasa dalle mafie che ormai controllano tutto e tutti, costringendo la gente a… perdere ogni speranza per sé ed i propri figli e nipoti.
Possibile che non ci sia nessuno a Roma -Mazzoli, Pedica ed altri – che rifiuti di diventare complice di questo disegno sciagurato e che voglia mettere le mani sulla situazione di Fondi per mantenere integro il fronte antimafia che tanto faticosamente noi abbiamo contribuito a mettere in piedi?