A GAETA,”PROVINCIA DI CASAL DI PRINCIPE”,COME LA DEFINIVA CARMINE SCHIAVONE – CITTA’ IMPORTANTE PER LA SUA STORIA E SOPRATTUTTO PER LA PRESENZA DI UN PORTO FRA I PIU’ RINOMATI DEL MAR TIRRENO, COSTRUITO,SI DICE,DA UN’IMPRESA FACENTE CAPO ALLA FAMIGLIA DI TOTO’ RIINA E DAL QUALE,SECONDO IL RACCONTO DEI PENTITI,SAREBBE PARTITO DI TUTTO – E’ IN CORSO LA PIU’ GRANDE CAMPAGNA DI DISINFORMAZIONE E DI MANIPOLAZIONE DELLA REALTA’.
Non é mai stata chiesta e letta da chicchessia la lista delle residenze,non é stata mai verificata la mappa delle proprietà,stabile per stabile,unità immobiliare per unità immobiliare,terreno per terreno,esercizio commerciale per esercizio commerciale,attività economiche per attività economiche e come si fa a parlare di programmi di opere da realizzare quando il territorio é di proprietà non più tuo ma ormai quasi tutto di persone che vengono dalla Campania ed ,ora si dice, anche dalla Calabria ?
Migliaia di cittadini gaetani sono stati costretti dal mercato drogato delle locazioni a trasferirsi nelle città e nei paesi vicini ed a Gaeta ne restano la minoranza e non si fa che parlare di presenze inquietanti.
Una situazione estremamente preoccupante della quale sembra che pochi riescano e vogliano rendersi conto.
E senti parlare solo di luminarie e di rotonde,di re,principi e papi,di paparielli e roccocò,ma mai di mafie e di mafiosi.
Nessuno sembra preoccuparsi dell’avvenire dei giovani e nemmeno dei propri figli e nipoti.
Che vergogna!