Ghedini: Vogliono processare Berlusconi. Punto e basta
Giudici: Atti alla Corte costituzionale Per questa norma non basta procedura ordinaria Milano, 16 apr. (Apcom) – I giudici che processano Silvio Berlusconi per la presunta corruzione di David Mills hanno deciso di mandare gli atti alla Corte costituzionale affinché si esprima sulla congruità con la Carta della legge 7 aprile 2010 che disciplina il legittimo impedimento continuativo del presidente del Consiglio e dei ministri. Nell’ordinanza i giudici richiamano le recenti decisioni in cui la Corte costituzionale aveva spiegato che la norma che consente di sospendere i processi per il capo del governo o altre cariche dello Stato deve essere approvata con una procedura di revisione costituzionale. Insomma, per i giudici di Milano non basta una legge ordinaria, ci vuole una legge di rango costituzionale. “La verità è che i giudici vogliono processare Berlusconi, punto e basta, il resto non gli interessa”, ha commentato Niccolò Ghedini uno dei legali di Silvio Berlusconi. “I giudici – ha aggiunto Ghedini – non hanno deciso se il Consiglio dei ministri di oggi costituiva o meno legittimo impedimento a comparire in udienza e questo è molto grave perché significa che vogliono processare Berlusconi al di là dei suoi impedimenti”. Ghedini comunque ribadisce: “Secondo noi la legge 7 aprile 2010 sul legittimo impedimento continuativo è perfettamente costituzionale, ma i giudici avrebbero dovuto esprimersi su questo dopo aver deciso se la riunione di oggi del governo costituiva o meno legittimo impedimento. Invece non solo non hanno deciso sul punto, ma sullo stesso argomento siamo stati costretti a sentire il pm che dissertava sulla presunta mancata rilevanza di alcuni ordini del giorno del Consiglio dei ministri”.
(Tratto da Virgilio Notizie)