AMDuemila 16 Novembre 2024
Il magistrato a 900 studenti: “Non studiate solo per i voti alti, ma per sviluppare intelligenza e senso critico”
Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, a margine della rassegna letteraria “Un Prato di Libri”, ha spiegato che “la Toscana – ha aggiunto – è una regione ricca: le mafie vendono cocaina e con il ricavato comprano tutto ciò che è in vendita. So che la procura di Firenze è attenta, sta facendo indagini, ha indagato: è una realtà sotto gli occhi di tutti”. E aggiunge: “Non sono esperto di mafia cinese, ma di mafie meridionali che da decenni sono ben radicate al nord e fanno affari, comprano latifondi, attività commerciali e imprenditoriali in genere. Se può esserci una connessione tra le mafie meridionali e quella cinese? Direi di sì, in termini di affari e di business, soprattutto per quanto riguarda il riciclaggio”. Parlando con i ragazzi delle scuole secondarie di Prato e Pistoia, oltre mille studenti, Gratteri ha spiegato come il crimine organizzato sia riuscito ad evolversi grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, soprattutto attraverso il dark web: un territorio particolarmente fertile per i traffici illeciti. Dinamiche che il noto magistrato calabrese ha ampiamente trattato anche all’interno de “Il Grifone” (edito da Mondadori), l’ultimo di una lunga serie di libri scritti insieme a un altro esperto in materia, il professore Antonio Nicaso. Dopo l’incontro con gli studenti, Nicola Gratteri ha incontrato anche la cittadinanza di Prato in un evento organizzato presso il Palazzo Comunale, grazie a un’iniziativa promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. “Sono orgogliosa che un uomo simbolo della lotta alle mafie abbia dedicato un’intera giornata a Prato. Con la sua storia e il suo esempio, il procuratore Gratteri sprona ciascuno di noi a non chiudere gli occhi davanti a soprusi, ingiustizie, violenze e, in generale, violazioni delle regole – ha commentato il sindaco Ilaria Bugetti – i nostri ragazzi hanno avuto un insegnante d’eccezione per apprendere l’importanza della lotta alla criminalità organizzata e alle mafie. Credo sia essenziale lavorare sulle nuove generazioni per diffondere la cultura della legalità. Momenti come questo sono la lezione più bella ed efficace per far germogliare il seme del vivere civile, del rispetto delle libertà altrui, del senso del dovere”.
Tratto da: FirenzeToday
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