Di Redazione Internapoli
I clan Di Lauro e Nuvoletta riciclavano i soldi con i ‘professionisti’ delle frodi. I magistrati degli uffici di Palermo e Milano della Procura Europea hanno scovato una organizzazione criminale che aveva con legami con la camorra e con la mafia. Il gruppo avrebbe messo a segno una evasione dell’Iva per centinaia di milioni di euro. Eseguite 47 misure cautelari personali e sequestri di beni, valori e denaro per 520 milioni. Ricostruite false fatturazioni per 1,3 miliardi di euro.
Contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alle frodi fiscali aggravate dal metodo mafioso. Agli indagati i magistrati contestano, a vario titolo, anche il riciclaggio. Il gip di Milano, su richiesta della Procura Europea (Eppo) ha emesso 34 misure cautelari in carcere, 9 di arresti domiciliari e 4 misure interdittive.
I rapporti con i clan Di Lauro e Nuvoletta
Secondo gli inquirenti i ‘professionisti’ delle frodi’ avrebbe anche: “Agevolato economicamente consorterie di stampo mafioso, tra cui il clan camorristico Di Lauro di Scampia ed il clan camorristico Nuvoletta di Marano di Napoli, reinvestendo i proventi illeciti nel circuito della frode all’IVA e successivamente riversando i profitti anche per il complessivo sostentamento della organizzazione criminale“. In manette sono finiti Vittorio Felaco e Giovanni Nuvoletta, figlio del defunto boss Ciro, entrambi sono difesi dall’avvocato Luca Gilli. Oggi per i due indagati si terranno gli interrogatori di garanzia.
Riciclaggio dei profitti
Oggetto dell’inchiesta è una maxi evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e il riciclaggio dei profitti illeciti conseguiti. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi anche 7 persone per le quali è stato emesso mandato di arresto europeo. Il gip ha inoltre disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, per oltre 520 milioni di euro, corrispondenti al valore complessivo della frode, pari all’Iva evasa, e il sequestro preventivo, per riciclaggio, di diversi immobili tra cui alcuni resort del valore complessivo di oltre 10 mln di euro a Cefalù.
I nomi degli arrestati
Ordinanza di custodia cautelare in carcere per Luca Annunziata, 43 anni (Pompei), Rodolphe Ballaera, 45 anni (Louvière, Belgio), Stefano Bove, 65 anni (Roma), Aldo Bramucci, 50 anni (Civitavecchia), Francesco Carcuro, 46 anni (Bologna), Giovanni Conti, 58 anni (Roma), Attilio Paolo Remo Cotini, 56 anni (Milano), Daniele De Cuppis, 59 anni (Milano), Francesco De Marco, 55 anni (Milano), Manuel Delfini, 48 anni (Roma), Corina Enescu, 58 anni (nata a Cimpulung in Romania e residente negli Emirati Arabi Uniti), Vittorio Felaco, 34 anni (Napoli), Luca Gillone, 52 anni (Casale Monferrato), Luca Gorlero, 51 anni (Rapallo), Salvatore Grillo, 48 anni (Capua), Daniel Grossman, 50 anni (Friburgo), Maya Mettodieva Krasmmirova, 45 anni (Bulgaria), Simone Liparulo, 59 anni (Napoli), Antonio Lo Manto, 51 anni (Palermo), Salvino Saverio Longhitano, 58 anni (Basiglio), Libero Lorenzo Margiore, 48 anni (Napoli), Cosimo Marullo, 48 anni (nato a Napoli, ma residente a Dubai), Gennaro Marullo, 34 anni (Napoli), Marco Mezzatesta, 51 anni (Roma), Massimo Noviello, 56 anni (Napoli) Giovanni Nuvoletta, 54 anni (Marano di Napoli), Luigi Oliva, 62 anni (Napoli), Vincenzo Perrillo, 49 anni (Napoli), Massimiliano Piccinelli, 59 anni (Bologna), Marco Ravanelli, 51 anni (Lodi) Pasquale Rinaldi, 53 anni (Manfredonia), Menno Tabor, 50 anni, (Rummen, Paesi Bassi), Roberto Trebbiani, 57 anni (nato a Roma, ma residente a Dubai), Serena Veccia, 51 anni (Roma).
Arresti domiciliari per Giuseppe Gabriele Azzarà 32 anni (Genova), Gianfranco Colamussi, 33 anni (Foggia), Vito Colamussi, 47 anni (Foggia), Carlo Arturo Cremaschi, 67 anni (Milano), Andrea Del Gaudio, 46 anni (Bologna), Andrea Malù, 69 anni (Arezzo), Luca Mancinelli, 45 anni (Latina), Lucio Robustelli, 65 anni (Scafati), Enzo Tammaro, 52 anni (Napoli).