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I lavori nel carcere di Larino. A completamento di quanto riportato al riguardo dalla stampa, si fa presente che già il 29 gennaio u. s. l’Associazione Caponnetto diramò a firma dell’amico Romano De Luca, membro del Consiglio Direttivo della stessa Associazione, il comunicato che sotto si riporta, comunicato che ha fatto seguito alla contemporanea trasmissione della documentazione relativa alla DDA di Campobasso; “A seguito di alcuni articoli di stampa pubblicati alcuni giorni fa si apprende di una “strana” vicenda relativa ad un appalto per alcuni lavori presso la Casa Circondariale di Larino e di una procedura che rivela “particolarità” tutte da approfondire. In particolare la richiesta dell’Associazione Caponnetto mira a far verificare se la ditta aggiudicataria sia o meno in possesso del certificato antimafia e del NOS (nulla osta di sicurezza necessario per verificare le qualità richieste per partecipare ad appalti speciali quali quelli nelle carceri, caserme ecc) che, al momento, sembrerebbero non essere agli atti. Come si ricorderà, l’appalto per i lavori nel carcere di Larino sono stati aggiudicati ad una ditta di costruzioni di Castellamare di Stabia già, a quanto pare, sotto la lente di ingrandimento della DIA di Firenze. L’Associazione Caponnetto, da sempre attenta a possibili infiltrazioni nella regione di soggetti sospettati di essere legati ad organizzazioni criminali o, comunque, portatori di interessi non proprio cristallini, anche in questa circostanza si è attivata trasmettendo alle Procure competenti un esposto-denuncia al fine di far avviare le opportune indagini a tutela degli interessi della collettività molisana. ” Cordiali saluti Il Segretario dell’Associazione Caponnetto Dr. Elvio Di Cesare

Articolo tratto da primonumero – leggi l’articolo