La ‘ndrangheta è dotata di un “assetto organizzativo” fluido e in grado di adattarsi a ogni circostanza, sfruttando a proprio vantaggio anche questa emergenza sanitaria legata al coronavirus. Emerge, riporta ‘il Sole 24 Ore’, dalle analisi dei carabinieri del Ros. Secondo il comandante del Raggruppamento, il generale di divisione Pasquale Angelosanto, “è oggetto di attenzione l’eventuale salto qualitativo che la criminalità mafiosa tenterà di fare orientando strumentalmente il disagio delle imprese e dei singoli, provocato dalla crisi di liquidità, al fine di ricavarne consenso sociale”.
L’attenzione si sta focalizzando in particolare sul fronte imprenditoriale. Le attuali “spie” sono soprattutto nel Centro-Nord, dove “la ‘ndrangheta – illustra Angelosanto – attua un sistema di infiltrazione a seconda che si tratti di regioni dove investire capitali sporchi grazie a una rete di professionisti e imprenditori compiacenti o regioni dove risultano insediamenti di ‘locali’ delle cosche”. Sotto stretto monitoraggio degli investigatori del Ros, sottolinea ‘il Sole 24 Ore’, ci sono settori imprenditoriali oggi travolti dalla crisi dovuta all’emergenza Covid-19, che nelle prossime settimane potrebbero avere necessità di iniezioni di capitali per riprendere le attività. Si tratta di comparti produttivi su cui la ‘ndrangheta ha da tempo un controllo capillare: si va dagli appalti con la Pubblica amministrazione al ciclo del cemento, della terra e dei rifiuti al commercio al dettaglio e all’ingrosso, dei trasporti e dei servizi, fino al turismo, all’industria del divertimento e alla gestione di ristoranti e bar. Angelosanto spiega che “la disponibilità di ingenti fonti di finanziamento illecito ed una spiccata capacità di intessere relazioni con esponenti della società civile hanno permesso alla ‘ndrangheta di diversificare i propri interessi”.
31 Marzo 2020