Un Paese – l’Italia – che raccoglie la peggiore feccia umana
d’Europa.
Il primo assoluto ,quanto a corruzione e mafiosità ,nel
vecchio continente e fra i primissimi nel mondo.
La “culla del cristianesimo” trasformatasi nell’inferno.
Con classi dirigenti,in una parte cospicua, fra le peggiori
del mondo e sempre più scadenti.
In caduta libera ,dopo una sequela di uomini che ci hanno
invidiato tutti : i De Gasperi,i Moro,i Berlinguer ed altri
ancora.
Un Paese in agonia che non dà segnali di resipiscenza e
che mostra sempre di più una terribile vocazione al
suicidio.
Orde di mafiosi e di corrotti che lo stanno
divorando,annidate ormai nelle strutture vitali di uno Stato
che,costruito sul sangue di molti nostri genitori civile e
democratico,sta degenerando sempre di più fino a diventare
l’espressione perfetta,lo specchio, di un popolo che in larga
parte mostra la sua incapacità a vivere in un contesto
democratico ,dimentico di essere portatore ,oltre che di
diritti,anche di doveri.
Quando si dice che il problema non é l’Italia,ma gli italiani.
Fatte ovviamente le doverose eccezioni,molto,molto
,però,limitate .
Orbene,se questo é il quadro generale,come si fa ad
illudersi di poter ottenere da tali classi dirigenti,da noi
stessi elette,il riconoscimento di quei diritti umani e civili
tipici di una nazione moderna e democratica?
A quando un sussulto di orgoglio che rappresenta l’unica
strada che ci condurrebbe fuori dal tunnel?
Paolo Borsellino ci ha indicato,prima di essere
ucciso,quella strada : la matita nell’urna per spazzare via
tutta l’accozzaglia di individui nelle cui mani abbiamo
messo le sorti del Paese e nostre personali e familiari.
Più tardi ne prenderemo coscienza e peggio sarà per noi
tutti.