“BONIFICHIAMO LA POLITICA,BONIFICHIAMO IL TERRITORIO” ,
“LA’ DOVE C’ERA L’ERBA …………IL COSTO SOCIALE ED ECONOMICO DELLA PRESENZA DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA”……………………..
Due temi forti,significativi di due convegni organizzati dall’Associazione Caponnetto,il primo a Formia ed il secondo a Caserta l’8 aprile prossimo,in un’area geografica incaprettata e piagata dal malaffare e dalla criminalità politica,sociale,istituzionale di un Paese allo sbando e senza più vita e dignità.
Alla mercé di bande di corrotti e criminali di ogni specie.
Di “cupole” massoniche e mafiose che,oltre che nella società,si annidano nell’economia,nella politica e nelle istituzioni.
L’Italia e,in particolare,il Sud non potranno mai risollevarsi dallo stato in cui queste li hanno ridotti se non avranno mai un sussulto di orgoglio e di dignità.
Ma le vicende delle ” primarie “a Napoli, con l’immagine dell’euro che passa da una mano all’altra per comprarsi un voto , ci danno poche speranze che questo possa avvenire.
Noi ,comunque,vogliamo fare fino in fondo il nostro dovere morale, prima di tutto e ,poi, civile, perché é su questo piano che si misurano la validità – e diciamo,anche l’onore e la dignità- di un’associazione seria che é nata per combattere la delinquenza e l’immoralità che albergano in questo Paese.
Senza prendere un solo euro da chicchessia e ,tanto meno ,dalla politica e dalle istituzioni corrotte.
L’obiettivo di ognuno di noi dell’Associazione Caponnetto é quello di poter morire guardando negli occhi,senza abbassarli per la vergogna,i nostri figli ed i nostri nipoti.
Fieri di non essere stati né traditori,né persone insignificanti che non hanno fatto niente per tentare di salvare il Paese dalla tragedia.
L’orgoglio del combattente della prima linea che in punto di morte può guardare dritto negli occhi i presenti,familiari o conoscenti che essi siano.
La storia di un Paese “civile” é fatta di valori e di anima,soprattutto.
Senza questi ,esso é una nazione morta in partenza.
MORTA ,come rischia di essere l’Italia,continuando di questo passo!
Quando noi diciamo che l’Associazione Caponnetto é “ALTRO” ed “ALTO” e che l’adesione ad essa DEVE rappresentare una scelta di dignità civile e morale.E di impegno,non di chiacchiere ed inerzia !!!!!
Ecco perché abbiamo voluto concentrare i nostri sforzi e la nostra attenzione su un’area del Paese che si estende dalla Campania alla Capitale d’Italia,il cuore del business,degli affari sporchi,della “munnezza” ,intendendo per questa quella non solo materiale,ma soprattutto morale,sociale,culturale ,politica,istituzionale.
“Bonifica ” e “costi”,laddove il Padreterno ci ha dato………….l’erba e noi abbiamo creato il deserto,la tragedia,la sofferenza,la morte di milioni di cittadini.
Morte fisica,ma,prima ancora,morale.
Stiamo seguendo con particolare attenzione in queste settimane i resoconti delle audizioni al Parlamento da parte della Commissione Parlamentare d’indagine sui rifiuti illegali .
Vogliamo augurarci che questa Commissione si distingua da tante altre che hanno prodotto e producono il NULLA.Almeno fino ad oggi.
Il nostro auspicio é quello di poter constatare che.con le audizioni di Magistrati e giornalisti del livello della Capacchione,si riesca finalmente a far luce sui tanti misfatti che hanno portato alla morte di tanti nostri fratelli e sorelle,di tanta povera gente che ci maledice dall’altro mondo.
Lo dubitiamo,ma vogliamo continuare a sperare lo stesso e a batterci.
Vogliamo sapere quello che é avvenuto ed avviene nel Porto di Gaeta,sui traffici che vi si sono organizzati soprattutto ed anche su quelli che vi si svolgono e vi si svolgeranno.
Vogliamo sapere chi sono stati e chi sono gli autori di quei traffici,indagando sui quali ci hanno rimesso la pelle Ilaria Alpi ,insieme al suo operatore.
Non stiamo parlando di bruscolini e pinzillacchere !!!………………..
La mafia,quando agisce in maniera vistosa,parla attraverso i “messaggi”.
Un “messaggio” é quando spara ed uccide davanti a tutti.
Essa vuol dire:”Ce ne freghiamo dello Stato perché lo Stato siamo noi”.
Un “messaggio” sono le scritte offensive e minacciose sul portone di ingresso di Benito Di Fazio a Sperlonga .”Infame”.
Un ” messaggio “sono i pallettoni sparati le prime due volte sui cancelli dell’azienda di Ambroselli a Casteforte e l’ultima,nei giorni scorsi,sul portone d’ingresso alla sua abitazione.
Significano :”Stiamo arrivando.I prossimi sono per te”.
Lo “Stato”,quello Stato che non ha saputo – o voluto,come nel caso dell’interramento di rifiuti tossici e dei traffici di cui ha parlato Carmine Schiavone nel Porto di Gaeta – finora scoprire autori e mandanti degli assassini di Don Cesare Boschin nei pressi della discarica di Borgo Montello a Latina,dell’avvocato Maio ad Aprilia,dell’avvocato Mosa a Sabaudia,DEVE dirci da quale parte sta.
Se da quella nostra,”contro” le mafie (“le”,al plurale,cominciando dalle mafie politiche ed istituzionali !),o dall’altra ,cioè “con” le mafie .
Senza tentennamenti ,senza “se” e “ma”…………………
Gli obiettivi che persegue l’Associazione Caponnetto con i suoi convegni sono due:
il primo é quello di stanare “Stato”,politica ed istituzioni e costringerli a dire pubblicamente da quale parte stanno;
il secondo é quello che punta a stimolare la parte flaccida ma “pulita” della società,quella che finora é stata sempre,pur lamentandosi e piagnucolando,alla finestra , ad avere quel sussulto di dignità e di orgoglio di cui parlavamo all’inizio e a farle accendere i sensori sul territorio.
Forse c’é un terzo obiettivo di cui noi andiamo orgogliosi e che vogliamo rivelarvi:
é l’avvertimento che vogliamo rivolgere a TUTTI,ma proprio tutti,gente,”stato”,politica,istituzioni e mafie :”Attenzione,l’Associazione Caponnetto c’é e vuole esserci !”.
Ma,come é ovvio,abbiamo bisogno sui territori di persone coraggiose e pulite perché Dio,pur con la sua misericordia ed il suo amore,non ci ha fatto il dono dell’ubiquità.
Sarebbe stato troppo ,questo, e sarebbe stato,soprattutto,uno snaturamento del nostro essere umano ed un’equiparazione a quello divino.
Per concludere,ecco perché,pur con il rispetto verso la memoria dei martiri del passato,vogliamo parlare,cercando di agire il più possibile perché non ce ne siano più,di quei milioni di oggi e di domani,nostri figli,nipoti ,giovani,anziani ,uomini e donne .
Pesano sui nostri cuori e sulle nostre menti le sorti.il dolore ed il sangue di milioni di nostri fratelli e sorelle,oltre che l’avvenire della nostra,si fa per dire,”Democrazia” e del Paese.