A SAN LUCA IN CALABRIA,A SOMMA VESUVIANA IN CAMPANIA,A GAETA NEL LAZIO E CHISSA’ IN QUANTI EVENTUALI ALTRI COMUNI DEL SUD DOVE IMPERA LA MAFIA,IL PD O RITIRA LA PROPRIA LISTA O NON SI PRESENTA PROPRIO
Un segnale agghiacciante se si considera che stiamo parlando del partito che governa il Paese.
Un segnale che potrebbe essere interpretato come una resa definitiva dello Stato alla mafia.
Un atto gravissimo e dalle ripercussioni inimmaginabili sul versante dell’opinione pubblica non solo italiana ma mondiale.
Quando il partito che governa il Paese – e che rappresenta,quindi,lo Stato ufficiale- non affronta la battaglia contro la mafia e si ritira potrebbe essere letto,infatti,come una capitolazione di fronte alla mafia.
Non é tanto l’atto in sè,che pur é gravissimo,ma soprattutto la sua ricaduta,la percezione che ricevono i cittadini non solo della città e dei paesi direttamente coinvolti,ma quelli di tutta Italia.
E del mondo!
Il PD a San Luca non si è presentato,come anche a Gaeta -dove esponenti del PD li vediamo addirittura alcuni in una lista civica marcata Forza Italia ed altri in liste civiche di persone e senza simbolo -,mentre a Somma Vesuviana si è proprio ritirato.
In territori oppressi da una presenza asfissiante della mafia,come quelli dei quali stiamo parlando,un partito di governo serio e responsabile dovrebbe comunque esporsi e metterci la faccia -a costo,se non dovesse trovare soggetti in loco disponibili,di riempire la lista con elementi di altri comuni – e non darsela a gambe ed alzare bandiera bianca.
Se non altro per non lasciare spazio a dubbi e dar ragione a chi dice :” A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre “!