INTENDIAMO A TUTTI I COSTI LIBERARE LA PROVINCIA DI LATINA ED IL BASSO LAZIO DA QUELLA CAPPA CHE LI HA RIDOTTI AD ESSERE LA…………” PROVINCIA DI CASALE” !!!!!!!!!!!
Il Questore di Latina ,dopo il Prefetto, é stato convocato in audizione per martedì prossimo dalla Commissione Parlamentare Antimafia per riferire sulla situazione esistente nel territorio pontino da molti considerato come la “provincia di Casale” per la presenza massiccia e radicata della camorra,della ndrangheta e delle altre organizzazioni criminali.
E’ inutile ripetere che il territorio pontino si trova al confine con quello della Capitale ed é,pertanto,considerato una porta di accesso dal sud a questo.
E’ anche inutile ripetere che ormai il Lazio intero è considerato dalle mafie e consorterie criminali varie ,per il fatto stesso che ha la Capitale del Paese, come l’area più sensibile ,interessante ed appetibile dal punto di vista strategico dell’Italia.
Le mafie,diceva qualche cervello pensante,vanno combattute a Roma,più che a Palermo.Reggio Calabria,Napoli o Bari,dove stanno gli esecutori,le seconde ,terze,quarte file ,ma non le menti,coloro che impartiscono le direttive.
A Roma si fanno le leggi,a Roma ci sono i centri nevralgici del potere.
Noi non ce l’abbiamo con il Questore De Matteis,stia tranquillo,perché egli é andato da poco in provincia di Latina e sarebbe quindi ingiusto addossargli responsabilità che sono di altri.
Di tutti coloro ,Procuratori,Prefetti,Questori,Comandanti provinciali,ma soprattutto parlamentari ed esponenti politici di tutti i colori,siano di destra come di sinistra,che sono stati “distratti”,che hanno fatto il gioco delle scimmiette del “non vedo,non sento,non parlo”,che,grazie anche ad un tessuto sociale economico e politico che in parte é vile,omertoso e forse anche oggettivamente colluso come dimostrano le inchieste giudiziarie finora fatte come la “Formia Connection”,le “Damasco” ecc,sono i veri responsabili della situazione creatasi.
Noi non siamo,anche per rispetto del nome che portiamo e del senso dello Stato di diritto di cui siamo portatori e strenui difensori ,dei denigratori di professione e non é nostro costume andare in televisione per parlare male,ripetendo luoghi comuni,delle istituzioni.
Noi rifuggiamo dalle sceneggiate e ci piace,invece,andare in silenzio dritti al cuore dei problemi.
In provincia di Latina,come nell’intero Basso Lazio,anche se si é in ritardo,bisogna fare del tutto per rimuovere quella rete di interessi che sta all’origine di ogni situazione.
Qualcuno,non ricordiamo chi, ha parlato di “cupole”; noi non vogliamo arrivare a questo.
A noi non interessano le polemiche perché ,al contrario,ci piacciono i fatti,le azioni,i piani di intervento,i programmi di azione e non le chiacchiere.
E sono questi che chiediamo fortissimamente al Dr.De Mattei e a tutti i vertici istituzionali pontini.
Da parte nostra stiamo facendo in silenzio,come é d’obbligo in materie delicate e complesse del genere soprattutto,il nostro dovere ,muovendoci in tutte le direzioni ed a tutti i livelli.
E ancor più lo faremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
Ma pretendiamo – e ci si passi il termine che non vuole rappresentare offesa per chicchessia – che tutti gli altri,a cominciare dai vertici istituzionali locali,facciano altrettanto.
In provincia di Latina e nel Basso Lazio bisogna cambiare passo perché non c’é più tempo da perdere !!!!!!!!!