Carissimi,
15 anni circa insieme , con la maggioranza di voi a combattere battaglie difficili contro le organizzazioni criminali, ci hanno fatto diventare quasi come una grande famiglia.
Anni ed anni a sforzarci di “capire”,di “interpretare”,di “leggere” quanto avveniva ed avviene intorno ad ognuno di noi,nei rispettivi territori di residenza,con un occhio alla situazione generale del Paese,laddove la presenza delle mafie,grazie soprattutto alle complicità politiche ed istituzionali,é diventata e diventa sempre più invasiva ed oppressiva.
Montagne di capitali investiti dalle mafie a comprare di tutto ed a corrompere tutto e tutti stanno trasformando l’intero Paese in una holding criminale che sta minando le basi stesse di quello Stato di diritto che i nostri nonni ed i nostri genitori hanno contribuito,chi più e chi meno,a creare con tante lotte e con lo spargimento del sangue di molti di loro.
Noi ci stiamo assumendo la tremenda responsabilità di vanificare ,con l’inerzia e l’indifferenza di molti di noi,i loro sacrifici e,quel che é più grave,di lasciare ai nostri figli e nipoti una società da brivido che nulla ha a che vedere con una società civile.
Il motivo per il quale chi scrive,insieme ad un pugno di altri amici ed amiche,sta da sempre bombardandovi supplicandovi di pensare e fare un’antimafia “diversa” da quella di tanti altri,va ricercato nella preoccupazione di renderci EFFETTIVAMENTE utili nella guerra contro le mafie.
Mafie che -attenzione- non rappresentano solamente un fenomeno delinquenziale,ma che,al contrario,sono connaturate con il Potere e che si identificano spesso con questo.
Mafie-stato,mafie-politica,mafie-istituzioni.
C’é una minoranza in e fra questi e nella società che tenta di opporsi a questo fenomeno di involuzione e di imbarbarimento e noi siamo orgogliosi di appartenere a quella minoranza,insieme ad altri onesti cittadini,intellettuali,magistrati,componenti delle forze dell’ordine.
E’ una vera guerra che stiamo sostenendo contro un nemico potentissimo che talvolta é manifesto e si vede ,mentre il più delle volte non lo é e non si vede perché nascosto fra le stesse pieghe dello Stato e dei partiti politici.
Noi abbiamo sognato,sin dalla sua costituzione,di fare dell’Associazione Caponnetto uno strumento capace di fare seriamente la guerra contro le mafie.
Se si é deciso e si decide di combattere le mafie,bisogna essere convinti di quello che si vuole e si DEVE fare.
Altrimenti si resta a casa,con la consapevolezza,però,di aver deciso di vestire le vesti di un disertore che non ha,pertanto,alcun diritto,poi, di lamentarsi e di criticare.
Disertore che oggettivamente si trasforma in complice delle mafie e dei mafiosi.
Noi non abbiamo mai chiesto e mai chiederemo a TUTTI i nostri aderenti di venire in prima linea perché ci rendiamo conto del fatto che non si può pretendere che tutti abbiano la stessa dose di coraggio e le stesse qualità.
In un esercito che va alla guerra ci sono le prime linee e,poi,ci sono le retrovie composte da coloro che sono addetti al vettovagliamento,all’approvvigionamento delle truppe in prima linea.
Compito anche questo importante ed essenziale.
Ma vogliamo – questo sì – che l’esercito sia ben composto,robusto e convinto di quello che bisogna fare.
Ognuno,poi,contribuisce a seconda delle proprie capacità.
Abbiamo,grazie a Dio,un nucleo,piccolo ma efficiente,di amici ed amiche che si sono specializzati nel fare INDAGINI,utilizzando soprattutto lo strumento delle “visure camerali” che ci consentono di risalire spesso all’individuazione dei veri attori – i mafiosi o i loro prestanomi -,e questo ci permette di confezionare documentazione che contiene piste investigative preziose per coloro che poi debbono proseguire il lavoro.
Un’antimafia,quella nostra insomma,”altra” ed “alta” che colpisce e fa male.
Ecco perché molti ci odiano in quanto noi, involontariamente ,siamo diventati,peraltro, in un’Italia spesso troppo parolaia,superficiale ed inconcludente, una pietra di paragone rispetto a quanti non usano le nostre strategie e tattiche e pensano che si possa fare la guerra con
la retorica,con il racconto di cose passate e con le commemorazioni e lasciando da parte,invece, quello che sta avvenendo e,soprattutto, avverrà.
L’arma nostra é la DENUNCIA,nome e cognome.
Quest’anno,il 2014,dovrà essere l’anno del SALTO DI QUALITA’,l’ennesimo ma determinante,dell’Associazione Caponnetto.
Abbiamo bisogno di amici ed amiche nuovi,freschi,pieni di voglia di combattere veramente,capaci e desiderosi di dedicarsi in maniera PRIORITARIA SE NON ESCLUSIVA,alla lotta alle mafie.
Il nuovo Consiglio Direttivo,al quale dovremo dar vita appena dopo aver terminato,a fine febbraio in corso,la campagna tesseramento,dovrà essere intanto più ristretto e poi composto da amici ed amiche determinati,convinti,che siano attivi al massimo e che entrino a far parte degli organi dirigenti non per fregiarsi di non sappiamo quale titolo e,poi,restare inerti,come talvolta é accaduto,ma per combattere in prima linea.
L’appello che rivolgiamo a TUTTE le persone oneste e che vogliono SERIAMENTE combattere contro le mafie,è quello di
ISCRIVERSI ALL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO.
Lo si può fare mandando una richiesta di adesione,con tutti i dati anagrafici,indirizzi postale e telematico,numeri di telefono ecc. alla mail
info@comitato-antimafia-lt.org
(attenti ai punti ed ai trattini)
e,quando si riceverà la comunicazione di accoglimento,versando la quota annuale di iscrizione di 30 euro ESCLUSIVAMENTE tramite bollettino di conto corrente postale intestato all’Associazione Caponnetto
n.86015211.
Questo per i nuovi iscritti.
I vecchi iscritti,invece,sono invitati a provvedere AL PIU’ PRESTO alla spedizione, sempre tramite conto corrente postale ,della quota annuale ed anche
a
RENDERSI TUTTI PARTE ATTIVA NEL REPERIRE NUOVI ISCRITTI.
Un cordiale saluto a tutti
LA SEGRETERIA