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La lotta alle mafie si fa come si dovrebbe fare? NO! Ma non addossiamo la colpa sempre e solo alla classe politica che è l’espressione diretta del popolo! Qua sono gli italiani il problema dei problemi!!!

IL PROBLEMA DEI PROBLEMI: LA PREPARAZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE SOPRATTUTTO IN MATERIA DI INDAGINI ECONOMICHE E PATRIMONIALI…
Ma se nei Commissariati, nelle Questure, nelle Stazioni e nei Comandi provinciali non c’è personale preparato in materia di indagini economiche e patrimoniali, come si fa ad affermare che si fa la lotta alle mafie?
Tolta la Guardia di Finanza – che pur avendone la capacità, si concentra, per ordini superiori, quasi del tutto sulla lotta all’evasione e raramente sulla individuazione della “provenienza” dei capitali – nei territori non si fa azione adeguata di contrasto nei confronti della criminalità mafiosa.
Le Procure ordinarie non hanno la competenza perché questa è demandata per legge alle DDA che in Italia sono pochissime (il Lazio, crocevia di tutte le mafie nazionali ed internazionali, ad esempio, ne ha solo una).
Tutto è affidato ai Corpi speciali: alla DIA, al GICO della GdF, allo SCO della Polizia di Stato, al ROS dei Carabinieri ed un pò alle
Squadre Mobili, i quali stanno tutti nei grandi centri e sono privi di mezzi, uomini e risorse.
Ridotti all’osso, quasi nell’impossibilità, perciò, di muoversi come sarebbe necessario.
Di fronte ad una mafia – anzi a tante mafie – in possesso di montagne di capitali e che dispongono dei migliori professionisti – commercialisti, notati ed avvocati, soprattutto – di questo mondo.
Con leggi, peraltro, contorte ed a volte più favorevoli ai criminali che non ad uno Stato di diritto che non ti consentono di operare come si dovrebbe.
Senza, poi, considerare che manca la volontà politica di contrastare una criminalità che ormai non è più quella rozza e che spara ma vera e propria IMPRESA, la più grande IMPRESA del Paese e che è in grado di corrompere anche l’usciere del Ministero e della banca.
Qualche tempo fa stavamo parlando con un Questore del sud e ci stavamo lamentando proprio dell’impreparazione delle forze dell’ordine in materia di lotta alla mafia imprenditrice.
Ci siamo sentiti rispondere: ” Ma i Commissariati non ci stanno solamente per combattere le mafie. Essi servono soprattutto per testimoniare la
presenza dello Stato sui territori, per dare i passaporti, documenti, comunicazioni, notifiche ed altre cose del genere “.
Bene, anzi male, perché in queste condizioni chi è che fa la lotta alle mafie?
Noi che non abbiamo i mezzi e non stiamo, purtroppo, dovunque?
La DIA che non ha né risorse e nè uomini?
ROS e GICO che stanno a Roma e non sono in grado, per mancanza anche essi di mezzi, uomini e risorse, di caricarsi tutto il peso di una guerra contro un nemico potentissimo qual’è la mafia che gode, peraltro, del sostegno di buona parte della politica e delle istituzioni?
Questa è la situazione in Italia ed a noi monta una rabbia irrefrenabile quando ci sentiamo dire da qualche imbecille “non spetta a noi fare le indagini e denunciare, ma alle forze dell’ordine”.
Sapete qual’è la verità?
Se non ci fossero i magistrati delle DDA, quelli di Roma, Napoli, Reggio Calabria, Palermo, Milano e qualche altra in prima fila, quel pò di lotta alle mafie economiche e politiche- che sono oggi quelle che comandano – che si fa, non si farebbe nemmeno.
Questa è la realtà nuda e cruda.