NON SCAMBIAMO LUCCIOLE PER LANTERNE…………….. QUANDO MAI, SE NON DA QUALCHE ANNO APPENA,LE STRUTTURE GIUDIZIARIE PONTINE SONO STATE UN PRESIDIO CONTRO LE MAFIE ????????????????
Abbiamo forse dimenticato le parole dure come pietre scritte,in occasione dell’inchiesta ” DAMASCO” su Fondi,dai PM Diana De Martino e Francesco Curcio a proposito dell’attività della Procura della Repubblica di Latina :
“Nella stragrande maggioranza dei casi si é proceduto da parte delle diverse autorità giudiziarie di questo distretto rubricando la massa dei fatti oggetto di indagine,in realtà di stampo mafioso,in fatti di criminalità comune”??????????…………………
Bastano ed avanzano quelle parole per illustrare la situazione esistente in provincia di Latina fino ad appena un paio di anni fa.
Ora,con l’arrivo nella Capitale del Procuratore Capo Pignatone,coordinatore anche della DDA,,le cose stanno cambiando,grazie a Dio ed anche a Latina,quindi,si sono cominciati a celebrare i processi per i reati associativi di natura mafiosa.
I processi,abbiamo detto e ripetiamo , perché le inchieste per il 416bis le coordina la DDA competente,che,nel caso del Lazio, é quella di Roma .
Orbene,come si fa a sostenere ora che i presidi giudiziari pontini sono stati e sono presidi contro la criminalità organizzata?
E se non lo sono stati quelli del capoluogo,a maggior ragione non lo sono state le sezioni distaccate,Gaeta in primis,con un giudice monocratico e SENZA collegio,oltre che SENZA sezione distaccata della Procura della Repubblica.
Suvvia,non facciamo ridere.
Piuttosto,se vogliamo essere seri,cominciamo a ragionare sull’organizzazione da auspicare – e per la quale cominciare a batterci tutti insieme -per il nuovo distretto.
E qui cominciano le dolenti note perché é necessario ed urgente ragionare avendo davanti a noi un quadro non parcelizzato ma armonico e che riguardi l’organizzazione dei trasporti da e per Cassino,gli spazi,l’utilizzazione del personale,il funzionamento della Procura di Cassino ( primo argomento da affrontare e risolvere) e quello delle forze dell’ordine.
Oltre a tanti altri problemi.