LA VICENDA DI LATINA ………………….
A quanti non sono adusi alla tipologia del lavoro che facciamo noi della Caponnetto sembrerà quasi paradossale quello che stiamo per dire.
Dal nostro angolo visuale la parte più interessante ed inquietante di tutto quanto sta emergendo nell’inchiesta é quella che riguarda gli impedimenti che sarebbero stati frapposti al lavoro dell’ispettore Marongiu della Questura di Latina, al quale ,stando alle dichiarazioni da lui fatte qualche anno fa e diffuse anche attraverso un video ,sarebbe stato impedito di svolgere certe indagini che riguarderebbero fatti connessi con le attuali indagini.
Quelle dichiarazioni ,sottovalutate dai più ,fanno ,secondo noi,il paio con le altre fatte dal Procuratore Aggiunto di Roma Prestipino e riportate in un articolo di dicembre 2014 di Andrea Palladino su “Il Fatto Quotidiano” dal titolo “Mafia Capitale e la palude pontina,fra omertà e minacce indagare non si può”.
Non é solamente Marongiu,quindi, che sostiene che in provincia di Latina non é facile fare indagini,ma a lui si aggiunge addirittura il Coordinatore della DDA di Roma,il Dr.Prestipino,un magistrato serio e particolarmente preparato.
C’é un “qualcosa” che le impedisce e le blocca.
Cos’é questo “qualcosa” ?
Sicuramente si tratta di uomini e non di cose.
Ma chi sono questi uomini?
Alcuni pentiti e la stampa campana hanno parlato tempo fa di “incontri” fra uomini della camorra e alcuni dei Servizi in una “villa” di Gaeta.
Anche nella vicenda di Latina abbiamo letto della presenza di qualcuno che ha fatto parte dei Servizi e,quando si è fatto parte di questi,non se ne esce nemmeno quando si va via,in pensione.
Allora il sospetto che ci nasce é che qua,fra i Di Silvio-Casamonica e qualcuno che ha fatto o fa parte dei Servizi,la questione é più seria di quanto appare.
Anche nel caso Fondi qualcuno accennò ai servizi (“deviati”,disse,se ricordiamo bene).
Servizi qua,servizi là,c’é materia di indagine a 360 gradi.
E’ stata interessata la DDA di Roma ?
Associazione A.Caponnetto