C’é l’art.14 del D.L. n.152 del 1991 convertito nella L.n.203 ,sempre del 1991, che consente ai Prefetti di istituire,nel caso di sospetti di presenze ed attività mafiose,il Collegio di Ispettori.Un organo,questo,composta ai persone particolarmente qualificate ed esperte nel trovare,ove esistano,tutti gli elementi che stanno alla base di qualunque operazione,entrando,fra l’altro,anche nei meccanismi delle procedure concorsuali e delle gare di appalto.
Il problema sta solamente nelle capacità dei singoli Prefetti di saper e voler applicare quella legge.
Qui il discorso si fa delicato e ci riconduce al ruolo che i Prefetti,la maggioranza dei Prefetti,dovrebbero svolgere e non svolgono sul piano dell’azione di prevenzione antimafia.
L’altro giorno un amico stava commentando con noi l’impegno particolare che stiamo dedicando da qualche tempo alle cose della Campania e ci ammoniva a……………….”stare particolarmente attenti stante la gravità dei pericoli che stiamo perciò correndo”.
In sostanza egli voleva dirci :”State attenti perché se continuate così possono anche ammazzarvi”.
Evidentemente quell’amico non ha chiari tutti i contorni del quadro nel quale operano tutte quelle persone che si interessano,come noi,di mafia ed antimafia.
Giovanni Falcone diceva sempre due cose molto importanti che rendono chiaro il “quadro”:
la prima,”seguite il filone dei soldi e troverete la mafia”;
la seconda,ancora più importante :”la guerra alla mafia non si fa a Palermo ( e noi aggiungiamo a Napoli,a Reggio Calabria,a Milano e così via),ma a Roma.
La mafia,quella vera,quella che comanda,che dispone,che decide ,sta a Roma,nel Lazio.
La mafia,quindi,sta da noi,nel Lazio,a Roma come a Latina ,a Frosinone,a Viterbo,a Rieti.
Noi,quindi,siamo terra di mafia ed aveva ragione Carmine Schiavone quando,parlando di Gaeta,di Formia,di Fondi e del sud pontino ,ma più in generale della provincia di Latina,li definiva “provincia di Casale” di Principe.
Il problema sta nel fatto che proprio in questo territorio lo Stato di diritto,il vero Stato,sta collassando a tutto vantaggio dello stato-mafia.
Non si organizzano le difese,non si approntano gli strumenti di difesa e di offesa.si consente ad orde di affaristi di fare business,senza che ci sia la benchè minima reazione non solo del popolo ma anche delle classi dirigenti,politiche ed anche istituzionali,che ne sono l’espressione.
E’ proprio quasi l’intero tessuto sociale,economico,culturale,politico ed istituzionale che é marcio e sono pochi,ormai,quelli che reagiscono o almeno tentano di reagire trovandosi quasi sempre di fronte ad un muro di gomma.
Non possiamo andare oltre per ovvie ragioni!………………..
Allora se qua nessuno indaga,nessuno va a fondo delle cose,nessuno scava,nessuno denuncia,non si verrà mai a capo di niente e la mafia assumerà,se già non l’ha assunto,il controllo di tutto e di tutti.
Stamane facevamo accenno ad una massima della mafia: “in un territorio di mafia non c’é foglia che si muova che la mafia non voglia”.
Qualunque cosa,in sintesi,viene decisa dalla mafia e va fatta a vantaggio della mafia.
Non sappiamo quanto e come questo discorso valga o meno per Gaeta,ma certo é che una persona sensibile ed informata- tanto più un’associazione antimafia- hanno il DOVERE di entrare in allarme allorquando ci si trova di fronte ad investimenti di montagne di capitali privati,riguardino essi la realizzazione di megaparcheggi sotterranei come quelli in programma a Villa Sirene,a Via Cosenz o a vattalapesca,privatizzazioni di cimiteri e quant’altro.
Lungi da noi l’idea di classificare a priori (questo lo vedremo dopo ) tutto e tutti come “mafiosi”,ma é incontestabile il fatto che in “provincia di Casale” la mafia ha un forte,fortissimo interesse ad esserci.Punto.Per questo esigiamo l’iniziativa del Prefetto di Latina con l’istituzione del Collegio degli Ispettori.Vogliamo vedere come il Prefetto di Latina si comporterà!!!!!!!!! Associazione Caponnetto