Avrà inizio alle ore 9 ed andrà avanti fino ad esaurimento degli argomenti in discussione.Un’Assemblea,forse la più importante da 15 anni in qua,che segnerà una vera e propria SVOLTA nella vita dell’Associazione Caponnetto in direzione dell’accentuazione di un impegno “Altro” ed “Alto” che non a caso abbiamo voluto assumere,da oggi,come il nostro motto.
Il sigillo a tale svolta é rappresentata dalla presenza del nostro Presidente onorario e Coordinatore dell’Ufficio Legale dell’Associazione Caponnetto Prof.Alfredo Galasso il cui nome già di per sé rappresenta “il” simbolo in Italia di una lotta senza quartiere ai mafiosi ed ai corrotti.Si tratta di un nome che non ha bisogno di presentazione perché basta chiedere all’ultimo dei magistrati o all’ultimo degli avvocati per sentirsi rispondere “Il Professore”.Alfredo,però,non é noto solamente nel mondo forense e del Diritto,quello con la D maiuscola,oltre che in quello delle Università ,perché anche nella vita pubblica del nostro Paese egli ha svolto ruoli di primo piano e di altissimo livello,Consigliere regionale siciliano,parlamentare nazionale,componente del Consiglio Superiore della Magistratura,cofondatore,insieme a Leoluca Orlando,Diego Novelli e tanti altri fra i quali Nino Caponnetto,della “Rete”, della quale poi é stato il coordinatore nazionale.Egli ha voluto marcare la sua identità,nelle sue vesti di Principe del Foro,scegliendo un ruolo di una vera e propria icona dell’antimafia,
Un’antimafia vera,seria,non quella delle chiacchiere e degli affari ,ma quella,al contrario, che ha portato nelle patrie galere il fior fiore della criminalità organizzata,sempre come parte civile nei grandi processi come il primo maxiprocesso di Palermo,quello dell’uccisione del Generale Dalla Chiesa,il processo Pecorelli contro Andreotti e altre centinaia,migliaia di altri processi importanti.
Oggi egli rappresenta,insieme ai collaboratori dei suoi studi di Roma e di Palermo,la cara amica avv.Licia D’Amico in primis,l’Associazione Caponnetto,della quale é uno dei fondatori,in grandi processi come “Mafia Ostia”,”Mafia Capitale”,”Strage di Capaci bis” a Caltanisetta ed in altre decine sparsi in vari Tribunali del Paese.Sempre come parte civile contro i mafiosi ed i corrotti.
Alfredo Galasso subentra nella carica di Presidente onorario dell’Associazione Caponnetto ad un alto Magistrato qual’é il Dr.Antonio Esposito ,il Presidente della 2° Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione autrice della famosa sentenza di condanna di Berlusconi,che noi ringraziamo affettuosamente per l’impegno che ha voluto profondere per l’Associazione Caponnetto e che continuerà ad offrirci in altra veste.
Un biglietto da visita,quello dell’Associazione Caponnetto,che deve servire ai suoi iscritti ed al Paese intero,amici e nemici,,per capirne il senso,il significato,le finalità,gli scopi.,il ruolo che essa svolge e vuole svolgere sempre di più ed al meglio.
Da tutto ciò deriva il motto che abbiamo voluto darci da oggi in avanti : “Altro” ed “Alto”.
“Altro” perché noi non amiamo le chiacchiere,né,tanto meno,gli affari. “Alto” perché noi puntiamo a colpire le mafie,ma non solo quelle “ basse”,il livello della mafia militare,violento e volgare,gli analfabeti alla Riina,agli Schiavone e così via,tanto per intenderci,ma soprattutto quelli che stanno sopra di essi,le menti,i capi veri annidati nella politica,nelle istituzioni,fra i professionisti.
La vera mafia ,quella il cui puzzo ammorba questo Paese sfortunato.
Ma per fare tutto ciò ci servono uomini e donne motivati,seri,che parlano il meno possibile e che agiscono,lavorano,senza scopi di natura politica o economica,pronti a mettere,all’occorrenza ,mani alle proprie tasche perchè l’Associazione Caponnetto rifiuta qualsiasi finanziamento pubblico per preservare la sua autonomia da tutto e da tutti. E qui veniamo al punto dolente perché sono pochi coloro che hanno,tutti insieme,questi requisiti.L’Associazione Caponnetto é ritenuta ,per la sua specificità ed il suo modus operandi,un’Associazione “pericolosa”.Qualche anno fa un Collaboratore di Giustizia ci confidò che i boss nelle carceri ne parlano spesso.Questo é un segnale indicativo di quanto essa “produca danno” a certa gente ed a certi ambienti.,dentro e fuori le carceri.Ci siamo dovuti difendere da due grossi tentativi di infiltrazione ,il primo da parte di un boss e il secondo da parte di un’intera amministrazione comunale, già sciolta per mafia,che in blocco aveva deciso con tanto di delibera di GM di aderire alla Caponnetto.
Ora,più che nel passato,servono persone di estrema serietà,persone che,una volta che hanno ottenuto l’iscrizione,lavorano seriamente nei loro territori,in silenzio,individuando uno per uno i mafiosi ed i corrotti,segnalando alla Segreteria nazionale e ad un apposito “Ufficio Ricerche”,affidato ad uno degli amici più bravi e fidati dell’Associazione, che abbiamo costituito per incamerare tutti i dati e compilare dossier e documenti importanti e riservati da girare poi a chi di dovere,fatti,comportamenti,collusioni fra mafiosi,uomini politici o delle istituzioni.Ecco,questa é e deve essere sempre di più l’Associazione Caponnetto.
Chi non la pensa così o intende non fare queste cose ,che sono quelle essenziali per fare una vera lotta alle mafie,non ci chieda l’adesione.Vada altrove .Oggi –e concludiamo-la lotta alle mafie é in Italia e nel mondo il PRIMO PROBLEMA ,IL PROBLEMA, e per farla occorrono uomini e donne che ci credono,motivati,seri e convinti,non persone che hanno paura o ,peggio,parolai,opportunisti ed affaristi che perseguano altri obiettivi.Noi dobbiamo ,tutti,essere convinti del fatto che é in gioco l’avvenire dei giovani,dei nostri figli e nipoti e non possiamo,quindi, scherzare !!!!!!