L’ASSEMBLEA DEL 25 APRILE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Un’assemblea importante, con temi e decisioni importanti.
Quella svoltasi il 25 aprile u.s. è stata, per spessore dei partecipanti, qualità di interventi ed importanza delle decisioni assunte, forse la più importante, dall’atto della fondazione della nostra Associazione.
Lodevole, come sempre, la partecipazione ed il contributo degli amici della provincia di Viterbo, che non mancano mai.
Decisioni importanti, abbiamo detto, sia sul piano organizzativo interno che esterno.
Fra queste ultime:
1) la decisione di costituzione della nostra Associazione di parte civile nel processo “Damasco” riguardante i noti fatti di Fondi (cosa che dovrebbe fare la nuova Amministrazione comunale di quella città alla quale sarà rivolto formale invito in tal senso);
2) lo svolgimento di un Convegno regionale della nostra Associazione a Gaeta (nell’Hotel Mirasole, uno dei beni sui quali la criminalità organizzata ha messo gli occhi) il 4 giugno p.v. sul tema della penetrazione mafiosa nel Lazio e nel Paese.
A tale Convegno parteciperanno Magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, giornalisti e parlamentari impegnati sul fronte della lotta alle mafie;
3) l’espressione delle più complete e fraterne solidarietà e condivisione di tutta l’Associazione al nostro V.Presidente Regionale Luigi Daga a seguito degli attacchi e delle denunce nei suoi confronti da parte del Sindaco del PD di Tarquinia dopo il suo grido di allarme sull’invasione di ditte campane e siciliane – in particolare casalesi – sul territorio di Tarquinia e del viterbese.
Al riguardo l’Assemblea ha deciso di rivolgere un invito formale della nostra Associazione agli Organi nazionali e regionali del Partito Democratico – ed in particolare della sua Presidente nazionale On. Rosi Bindi – a far conoscere il proprio giudizio relativamente all’atteggiamento del Sindaco di Tarquinia di quel Partito nei confronti del nostro V. Presidente Regionale.
Luigi Daga si è limitato a segnalare all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi competenti l’invasione del territorio di Tarquinia e del Viterbese da parte, appunto, di imprese provenienti dalle regioni storicamente dominate dalle mafie, come la Campania e la Sicilia, imprese sulle quali sarebbe opportuno, senza ovviamente generalizzazioni di sorta, promuovere le opportune verifiche.
Nulla di più, nulla di meno.
Cosa che noi facciamo tutti i giorni, per non dire tutte le ore e che, peraltro, dovrebbero fare ogni Associazione seria (ad evitare quell’antimafia parolaia di cui parliamo sempre), ogni Partito serio, ogni cittadino onesto.
Stupiscono, quindi, comportamenti che non trovano alcuna giustificazione accettabile da parte di rappresentanti di un Partito, che fra i suoi padri, peraltro, ha avuto ed ha combattenti contro le mafie, come Pio La Torre, Beppe Lumia ecc., alcuni dei quali, come il primo nominato, ci hanno rimesso la vita.