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LETTERA APERTA  AL PREMIER CONTE  ED AL MINISTRO DELL’INTERNO SALVINI DELL’ASSOCIAZIONE A.CAPONNETTO 

LETTERA APERTA  AL PREMIER CONTE  ED AL MINISTRO DELL’INTERNO SALVINI DELL’ASSOCIAZIONE A.CAPONNETTO 

OH,MIO DIO, LA STORIA E  LE VICENDE DOLOROSE DI QUELLA GRANDE DONNA CHE E’ FRANCA DECANDIA, PREMIATA IN EUROPA ED IN VATICANO, MA UMILIATA ED OFFESA IN ITALIA DA QUELLA GIUDICE  DEL TRIBUNALE DI AVEZZANO E QUESTA NOTA CHE SOTTO  RIPORTIAMO IN MERITO ALLA DECISIONE DEL PREFETTO DI PALERMO APRONO UNO SQUARCIO SU UN MONDO PER NOI  FINORA SCONOSCIUTO FATTO DI INTRIGHI, SCONCEZZE, SPORCIZIE E QUANT’ALTRO ANCORA CHE E’ QUELLO DELL’ANTIMAFIA E DELL’ANTIRACKET.

IN VERITA’ I PRIMI SOSPETTI  DI UN QUALCOSA CHE NON ANDASSE CI VENNERO NEL LEGGERE QUELLA  FAMOSA FRASE DI SCIASCIA CHE PARLAVA DI ” PROFESSIONISTI DELL’ANTIMAFIA” E, SOPRATTUTTO, DA QUELLA TELEFONATA CHE NOI, APPENA NATI, UNA QUINDICINA DI ANNI, RICEVEMMO : “VOI FATE LE DENUNCE E QUINDI NON POTETE STARE CON NOI”.

UNA TELEFONATA CHE CI TURBO’ IN QUANTO CI  COSTRINSE A PORCI LA DOMANDA:

MA SENZA DENUNCE CHE ANTIMAFIA E’??????????………..

OGGI FRANCA CI HA FORNITO LE RISPOSTE, LEI CHE E’ STATA E CON UN CERTO RUOLO, IN QUEL MONDO DI INTRIGHI E DI SPORCIZIE CHE CI RAPPRESENTA UN’IMMAGINE DI  UN’ANTIMAFIA CHE NOI NON AVREMMO MAI IMMAGINATO.

UN MONDO DI GIRI DI MILIARDI  DEL CUI USO NON SI CONOSCE NIENTE E CHE, PROBABILMENTE  SE NON DI CERTO,  SAGGIO NON E’.

MILIARDI DI SOLDI PUBBLICI CHISSA’ COME E PER CHI VENGONO UTILIZZATI.

NOI AVEVAMO IMMAGINATA UN’ANTIMAFIA DIVERSA,UNA VERA ANTIMAFIA CHE ,PER ESSERE TALE,DOVEVA ESSERE  C O N T R O  LA MAFIE, QUELLE ESTERNE E QUELLE INTERNE ALLE ISTITUZIONI, INTERCONNESSE FRA DI LORO E PERICOLOSE L’UNA  COME L’ALTRA.

LA SECONDA PIU’ DELLA PRIMA,COME STANNO DIMOSTRANDO  I FATTI.

IL VASO DI PANDORA SI STA SCOPRENDO E LA PUZZA DIVENTA SEMPRE PIU’ INSOPPORTABILE.

NOI NON RIUSCIAMO PIU’ A NASCONDERE IL NOSTRO DISGUSTO VERSO UN MONDO DAL QUALE VIVIAMO MILLE MIGLIA LONTANI,MA CHE, PURTUTTAVIA, INFANGA,OLTRE CHE IL PAESE INTERO E LE ISTITUZIONI, INDIRETTAMENTE ANCHE NOI CHE INTENDIAMO E PRATICHIAMO L’ANTIMAFIA SENZA UN SOLDO SE NON DELLE NOSTRE TASCHE, DEI NOSTRI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI E SENZA CHIACCHIERE MA CON FATTI CONCRETI.

SIGNORI PREMIER CONTE E MINISTRO DELL’INTERNO SALVINI ,AFFRETTATEVI A CHIUDERE I RUBINETTI  AD ASSOCIAZIONI, PARA ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI E PARA FONDAZIONI CHE DI “ANTIMAFIA ” PORTANO SOLO IL NOME MA CHE IN EFFETTI TUTTO FANNO FUORCHE’ ANTIMAFIA.

LEVIAMO QUESTO SCHIFO  DI MEZZO E RIDIAMO UN’IMMAGINE DIGNITA’ E DI CONCRETEZZA  ALLA VERA ANTIMAFIA ED AL PAESE.

IL GOVERNO APPROVI  SUBITO UN DECRETO LEGGE  CHE ESCLUDA TASSATIVAMENTE  LE COSIDDETTE ASSOCIAZIONI ANTIMAFIA E ANNESSI E CONNESSI DA OGNI FINANZIAMENTO PUBBLICO E DALLA GESTIONE DI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA.

UTILIZZIAMO I SOLDI ED I BENI  RECUPERATI IN TAL MODO PER UN’EFFETTIVA LOTTA ALLE MAFIE E PER IL BENE DELLA COLLETTIVITA’ E NON DI SINGOLI.

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO

www.comitato-antimafia-lt.org

 

 

Roma,28 agosto 2018

 

 

 

ed ecco la nota di cui sopra:

Enrico Colajanni: Le ragioni per cui la prefettura ha cancellato 4 associazioni del circuito di LiberoFUTURO (2 il 19 luglio 2017 e 2 il 19 luglio 2018 giorno dell’uccisione di Borsellino) è che negli anni abbiamo espresso critiche su questioni rilevanti (Saguto, Maniaci, Prefetto Caruso, interdittiva alla SIS ecc ecc). Poi abbiamo rotto con la FAI ed è iniziata l’opera di demolizione che questo prefetto di Palermo sta realizzando.
Anche la scelta della data lascia interdetti. Sembra infatti che l’intenzione fosse quella di distogliere l’attenzione dal tema della trattativa Stato mafia che proprio nel giorno di Borsellino dominava le cronache.