COMUNE DI PASTENA
(PROVINCIA DI FROSINONE)
via Porta Napoli – CAP 03020 – tel. 0776 546531 fax 0776 546261
e-mail:comunedipastena@libero.it
prot. n. ______del _______
Al Ministro dell’Ambiente,
Corrado Clini,
All’Assessore alle Attività produttive
e Politiche dei rifiuti
On. Pietro Di Paolo
Via Rosa Raimondi Garibaldi,7-00145 Roma
All’Assessore all’ Ambiente
e Sviluppo sostenibile
On. Marco Mattei
Viale del Tintoretto,432-00142 Roma
Alla Provincia di Frosinone
Settore Ambiente
Via Brighindi,snc
03100
c.a. Ing. Vona
Alla Regione Lazio
Dipartimento Istituzionale e Territorio
Direzione regionale Protezione Civile
Area Bonifica siti inquinati
Via del Serafico,127
00142 Roma
c.a. Dott. Angelo Leonelli
Al Corpo Forestale dello Stato
Comando Stazione di Arce
Via Milite Ignoto n° 19-03032 Arce
p.c. NIPAF Frosinone
Oggetto : sollecito accertamenti sito inquinato
E’ trascorso un lungo periodo di tempo dall’esito delle analisi comunicate dall’Arpa di Frosinone eseguite sul sito di Colle Castrese utilizzato dai cantieri della TAV per accumulare terreno e altri agglomerati provenienti dalla costruzione della linea ferroviaria Roma – Napoli, che davano esiti positivi riguardo alla presenza di metalli pesanti alcuni potenzialmente radioattivi.
Risultati indiscutibili che hanno indotto, in base al decreto legislativo 152/2006 ad emettere un’ordinanza sindacale che vietava il pascolo e la coltivazione del terreno, in attesa che venissero determinati altri elementi in grado di escludere o meno la pericolosità e il rischio per la salute pubblica.
In un recente colloquio verbalizzato dal comandante della caserma dei carabinieri di Pico, sono stati illustrati, rispetto alle notizie già note da anni, nuovi elementi testimoniali e alcuni dati scientifici che lasciano supporre il potenziale effetto deleterio per la salute umana e per l’integrità ambientale dei rifiuti tossici e pericolosi che probabilmente sono stati illegalmente interrati nel sottosuolo.
Abbiamo fatto rilevare come le indagini siano andate a rilento, e per quanto ci è dato conoscere, mai sono stati cercati i responsabili del cantiere, gli operai addetti alla movimentazione della terra compresi gli autotrasportatori. Abbiamo sottolineato l’alta incidenza di patologie tumorali presenti nella zona circostante al sito contaminato e su alcune in particolare già esistono i primi studi scientifici che confermano questi sospetti.
Abbiamo rilevato come a fronte di un impegno del consiglio comunale assunto nel 2010, la precedente amministrazione non ha fatto assolutamente nulla per iniziare un percorso conoscitivo relativo alla caratterizzazione e alla stratificazione del terreno che oltretutto è adiacente al torrente che dopo alcune centinaia di metri viene inghiottito dal complesso carsico delle Grotte di Pastena.
Abbiamo ribadito come la lentezza dei tempi stia consentendo all’ex-sindaco nonché proprietario del terreno di prospettare in sede penale ed erariale la richiesta di risarcimento per i presunti danni morali e materiali subiti.
Questa vicenda, di cui abbiamo parlato sia ad emittenti locali che nazionali e a cui la stampa ha dato ampio risalto, che è stata portata all’attenzione del Parlamento nazionale e del consiglio regionale del Lazio, pensiamo debba concludersi il prima possibile, per dare sicurezza ai cittadini e per evitare che il nostro paese subisca ripercussioni economiche negative.
Ci auspichiamo che le SS. LL. responsabilmente e nel pieno esercizio delle proprie funzioni, si rendano disponibili per mettere in campo tutte le iniziative e le risorse necessarie per accertare definitivamente se il sito è stato oggetto di attività illecite riguardanti soprattutto il traffico e l’interramento di rifiuti tossici gestito principalmente dal clan dei casalesi.
Pastena 11 luglio 2012
Cordiali saluti
Pastena 11/07/2012 Il Sindaco