La validità e la serietà di un’Associazione antimafia degna di tale nome si misurano dalla sua capacità di misurarsi che con i tempi e le condizioni che cambiano di continuo,con il nemico che si trasforma ed assume nuove sembianze,con un potere che si va costituendo su basi inedite e più legate all’attualità.
Oggi,dopo le trasformazioni della mafia che ha assunto nuove vesti arrivando ,così , a conquistare parte del Potere ,restare fermi alle vecchie tecniche e strategie di contrasto,con la narrazione dei fatti che avvengono sotto i nostri occhi,con gli assalti di commando che vanno allo sbaraglio e senza alcun piano generale di combattimento,con eserciti male addestrati ,immotivati e magari formati da gente legate ad ideologie ed interessi politici che nulla hanno a che vedere con gli obiettivi che noi ci proponiamo ,non ha più senso e ,peggio,ci espone al pericolo di un’insignificanza e di una sconfitta irreversibili e dolorose.
Un gruppo di “cervelli” dell’Associazione Caponnetto,capeggiati dal Giudice Antonio Esposito,dal Prof. Alfredo Galasso,da alcuni legali e giornalisti e da altri nostri bravi dirigenti, ha cominciato a vedersi,a discutere,a confrontarsi per buttare giù le linee di una struttura più agile ,più moderna e che sia capace di cominciare a svolgere un’attività più incisiva e più qualificata.
Il 2016 sarà l’anno nel quale dovremo essere in grado di realizzare quel salto di qualità tanto necessario per un’Associazione,come la Caponnetto,che in anni di lotte e di sacrifici di alcuni suoi dirigenti,ha saputo conquistarsi stima e rispetto negli ambienti che più hanno a cuore le sorti dello Stato di diritto.