Mafia Capitale, Cantone: “Un livello di infiltrazione incredibile: Roma ostaggio”
Uno scandalo che ha fatto scoppiare l’ennesima bufera sul sindaco di Roma, Ignazio Marino, e moltiplicare le voci di coloro che chiedono il commissariamento del Comune: “E’ in corso un’attività ispettiva che deve ovviamente dimostrare una serie di cose – ha detto il numero uno dell’Anac rispondendo sul punto durante un seminario all’Università di Pisa all’Edicola dei saperi, che un anno fa è stata riaperta dopo essere stata confiscata alla mafia – spetterà al prefetto di Roma capire qual è la situazione. Bisogna vedere dove è arrivato il livello di infiltrazione, non dimentichiamo che lo scioglimento del consiglio comunale non è legato ai fatti corruttivi in sé, deve dimostrare l’esistenza di fatti di infiltrazione mafiosa. Gran parte delle vicende si sono verificate prima dell’arrivo di questa giunta, anche se alcune propaggini hanno riguardato l’attuale, quantomeno, consiliatura, non l’amministrazione”.
“Un livello di infiltrazione nel mondo della politica veramente incredibile. Sono stati coinvolti in questa seconda tranche 5 consiglieri comunali. L’immagine di una amministrazione veramente ostaggio del mondo corruttivo purtroppo è un’immagine non del tutto sbagliata”. E’ la fotografia scattata dal presidente dell’Authority anticorruzione, Raffaele Cantone, sui nuovi sviluppi dell’inchiesta Mafia Capitale, che giovedì ha portato all’arresto di 44 persone.
Uno scandalo che ha fatto scoppiare l’ennesima bufera sul sindaco di Roma, Ignazio Marino, e moltiplicare le voci di coloro che chiedono il commissariamento del Comune: “E’ in corso un’attività ispettiva che deve ovviamente dimostrare una serie di cose – ha detto il numero uno dell’Anac rispondendo sul punto durante un seminario all’Università di Pisa all’Edicola dei saperi, che un anno fa è stata riaperta dopo essere stata confiscata alla mafia – spetterà al prefetto di Roma capire qual è la situazione. Bisogna vedere dove è arrivato il livello di infiltrazione, non dimentichiamo che lo scioglimento del consiglio comunale non è legato ai fatti corruttivi in sé, deve dimostrare l’esistenza di fatti di infiltrazione mafiosa. Gran parte delle vicende si sono verificate prima dell’arrivo di questa giunta, anche se alcune propaggini hanno riguardato l’attuale, quantomeno, consiliatura, non l’amministrazione”.