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‘Ndrangheta in curva: la Juventus subito convocata in Antimafia

Il Mattino, Giovedì 9 Marzo 2017

‘Ndrangheta in curva: la Juventus subito convocata in Antimafia

di r.s.

Torino. Anche la Juventus, dopo il procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro, verrà ascoltata dalla Commissione parlamentare antimafia nell’ambito dell’approfondimento sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel calcio. Il 15 marzo è la data stabilita per l’audizione, nella quale l’avvocato del club bianconero, Luigi Chiappero, ribadirà quanto messo nero su bianco nella memoria difensiva al vaglio della giustizia sportiva. Ovvero che i rapporti tra criminalità organizzata e club sono già stati esclusi dalla giustizia ordinaria. E che le trascrizioni delle telefonate, agli atti dell’indagine, chiariscono tutto.

L’audizione, precisa il vicepresidente Antimafia Claudio Fava, è un «atto dovuto» per «il contributo di chiarezza e di verità che questa audizione offrirà all’indagine». «Un’audizione – conclude Fava – non è un atto di accusa ma il dovere di una collaborazione piena che questa commissione in passato ha chiesto ad ogni figura istituzionale: ministri, presidenti, prefetti, procuratori. Non vedo una sola ragione per cui non dovremmo chiedere e ottenere questa collaborazione anche dal presidente di una società calcistica»

Si difende la Juve, dunque, e si difende Rocco Dominello, il presunto boss di 41 anni che secondo l’accusa voleva infilarsi nel business del bagarinaggio presentandosi come astro nascente della tifoseria organizzata. Per l’avvocato Domenico Putrino, i rapporti tra il suo assistito e la Juventus sono sempre stati improntati alla «assoluta correttezza». Tanto più che dall’inchiesta della Procura di Torino sulle infiltrazioni della ndrangheta nella curva bianconera «non risultano rapporti illeciti – osserva – con Andrea Agnelli».

L’avvocato Putrino ricorda che Rocco Dominello è incensurato e che non risultano dall’indagine – sulla quale per altro permangono esigenze istruttorie che «impediscono la trasmissione integrale degli atti» – rapporti diretti con la cosca dei Bellocco o dei Pesce «per questioni attinenti l’acquisto di biglietti della Juventus e spartizioni di utili relativi ai biglietti». «Lo scoop mediatico che il procuratore Figc e la commissione Antimafia vorrebbero dare all’indagine» della Procura di Torino «devono confrontarsi con le indagini in corso e le risultanze processuali» aggiunge il legale, secondo cui «allo stato non è stato in alcun modo dimostrato interesse sulla gestione dei biglietti della ndrangheta per il tramite dei Dominello con la Juventus». «Stante la completa incensuratezza del signor Dominello – insiste l’avvocato Putrino – i comportamenti sempre corretti, il pagamento dei biglietti che lo stesso acquistava dalla biglietteria autorizzata bianconera, biglietti regolarmente pagati, non vi era motivo che i dirigenti, meno che mai il presidente Agnelli, potesse dubitare di interferenze allo stato mai dimostrate della ndrangheta con i Dominello».