NELLA VICENDA DELL “CARO ESTINTO” NELLA
CAPITALE L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO
QUERELATA E PROSCIOLTA
Il GIP DEL TRIBUNALE DI ROMA HA EMESSO
DECRETO DI ARCHIVIAZIONE SUL
PROCEDIMENTO PENALE CHE CI VEDEVA
COINVOLTI NELLA VICENDA DEL “CARO
ESTINTO ” NELLA CAPITALE.
AFFIDEREMO AI GIUDICI IL COMPITO DI
VALUTARE ORA IL LIVELLO DEL DANNO
ARRECATO ALL’IMMAGINE ED AL RUOLO
DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO E DEL SUO
SEGRETARIO.
LE COSE ANDARONO NEL MODO SEGUENTE.
A ROMA C’E’ STATA E C’E’ UNA FORTE
PROTESTA DEI TITOLARI DELLE IMPRESE DI
POMPE FUNEBRI CHE LAMENTANO IL FATTO
CHE SU CIRCA 500 SOLO 2 SAREBBERO
MESSE IN GRADO DI LAVORARE AVENDO
ACCESSO ALLE CAMERE MORTUARIE DEGLI
OSPEDALI.
UNA SITUAZIONE,COME SI VEDE,ALQUANTO
ANOMALA CHE VA ASSOLUTAMENTE CHIARITA.
ALCUNI RAPPRESENTANTI DELLA CATEGORIA
SI RIVOLSERO A NOI DELL’ASSOCIAZIONE
CAPONNETTO PER CHIEDERCI UN SOSTEGNO
NELL’AZIONE CHE VOLEVANO INTRAPRENDERE
NEI CONFRONTI DEGLI ORGANISMI
COMPETENTI PER FARE IN MODO CHE
TUTTI FOSSERO MESSI IN GRADO DI
LAVORARE.
NON POTEVANO TIRARCI INDIETRO PERCHE’ SI
TRATTAVA E SI TRATTA DI UNA BATTAGLIA DI
GIUSTIZIA CHE,OLTRETUTTO,RIGUARDA ANCHE
L’OCCUPAZIONE DI TANTISSIME FAMIGLIE DI
ROMANI E DI CITTADINI DEI COMUNI VICINI ALLA
CAPITALE.
FU ORGANIZZATA UNA MANIFESTAZIONE
DAVANTI ALLA REGIONE LAZIO SU VIA
CRISTOFORO COLOMBO E NOI OVVIAMENTE
PARTECIPAMMO.
VOLEVAMO ESSERE RICEVUTI DAL
GOVERNATORE ZINGARETTI PER ESPORGLI LE
NOSTRE LAMENTELE E PER CHIEDERGLI
CHIARIMENTI AL RIGUARDO,MA NON CI FU
POSSIBILE.
DURANTE LA MANIFESTAZIONE VENNERO I
RAPPRESENTANTI DELLA STAMPA,COMPRESI
QUELLI DELLA RAI,I QUALI CI INTERVISTARONO
SULLE RAGIONI DELLA PROTESTA.
QUELLI DELLA RAI AVVICINARONO GLI
ORGANIZZATORI,IL LORO AVVOCATO FABRIZIO
SEPIACCI E NOI E CI FECERO UNA DOMANDA
“TRABOCCHETTO” SULLA PRESENZA DI
UN’ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA IN UNA VICENDA
DEL GENERE.
” C’E’ MAFIA ?”,CI FU DOMANDATO.
NOI RISPONDEMMO,SENZA MAI FARE NOMI E
COGNOMI,CHE NON AVEVAMO ELEMENTI PER
AFFERMARE CHE C’ERA DI MEZZO LA MAFIA,MA
CHE,PURTTUTTAVIA, RITENEVAMO CHE NON ERA
GIUSTO CHE A LAVORARE FOSSERO SOLAMENTE
UN PAIO DI IMPRESE SU 500 E
CHE,QUINDI,VOLEVAMO VEDERCI CHIARO.
TUTTO QUA.
PARTI’ SUBITO UNA QUERELA DA PARTE DEL
RAPPRESENTANTE DI UNA DELLE DUE IMPRESE.
IL PM,DOPO LE INDAGINI,HA CHIESTO
L’ARCHIVIAZIONE ED IL GIP L’HA ORA
CONFERMATA.
QUESTA,LA STORIA NUDA E CRUDA.
LA NOSTRA DIFESA E’ STATA ASSUNTA E
PORTATA AVANTI CON BRAVURA E
COMPETENZA DALL’AVVOCATO FABRIZIO
SEPIACCI DI ROMA,IL LEGALE ANCHE
DELL’ASSOCIAZIONE CHE TUTELA GLI INTERESSI
DI MOLTI TITOLARI DI IMPRESE DI POMPE
FUNEBRI.
CON LUI ORA STIAMO STUDIANDO LE AZIONI
DA INTRAPRENDERE NON SOLO PER TUTELARE
L’ONORABILITA’ DELL’ASSOCIAZION E
CAPONNETTO E DEL SUO SEGRETARIO,MA ANCHE
PER COMPLETARE IL DISCORSO APPENA
INIZIATO.
E’ GIUSTO CHE DEBBANO LAVORARE
SOLAMENTE DUE-TRE IMPRESE SU CIRCA 500
???????????
COSA DICE AL RIGUARDO LA REGIONE LAZIO
??????
E’ QUANTO CHIEDEREMO A BREVE DI
CONOSCERE A CHI DI COMPETENZA.