Qualcuno ci ha detto, in relazione alla querelle in corso per la soppressione della Sezione distaccata di Gaeta del Tribunale di Latina:
“Voi siete a favore dell’accorpamento del presidio di Gaeta al Tribunale di Cassino”.
Ci dispiace, ma evidentemente quel qualcuno non ha capito niente del ruolo di un’Associazione nazionale antimafia seria qual’è la Caponnetto.
Per la serietà sia nostra personale che dell’Associazione, noi non siamo disponibili a cedere a visioni e logiche di natura campanilistica.
Noi giudichiamo i presidi, piccoli o grandi che siano, in base alla loro efficienza ed alla loro utilità.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo:
quello di Gaeta NON era un Tribunale.
Era, infatti, una semplice sezione distaccata del Tribunale di Latina ed non ha mai disposto di un Collegio giudicante, di una sezione della Procura della Repubblica, di una squadra di Polizia Giudiziaria.
Niente di niente.
Aveva solamente un giudice monocratico e nei dibattimenti veniva da Latina, di volta in volta, un PM, che, poi, andava via.
Punto.
Un presidio del genere era destinato, prima o poi, o a sparire o ad essere trasformato in Tribunale, con annessa Procura della Repubblica.
E quest’ultima decisione non spettava a noi adottarla.
La responsabilità della chiusura del presidio di Gaeta è, quindi, tutta ed unicamente della classe politica e dei cittadini che le hanno creduto
Noi non “siamo” né per Cassino, né per Latina, né per Milano, né per Palermo, nè per Napoli, né per Roma, né per Canicattì.
Noi “siamo” unicamente per Tribunali e Procure efficienti e che siano nelle condizioni di poter fare i processi ai criminali!!!
Non tentiamo di cambiare le carte in tavola!.