A pronunciare queste parole é stato il Procuratore Aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri.
Quello del connubio mafia-politica è il problema dei problemi perchè la politica trascina,ovviamente,anche le istituzioni.Quindi il connubio é fra mafia-politica ed istituzioni.Certamente non tutta la politica e tutte le istituzioni sono corrotte e contigue alla mafia,ma il “sistema” messo in piedi anche attraverso leggi varate dal un Parlamento composto anche da mafiosi e corrotti finisce per vanificare spesso gli sforzi di quanti si battono per una vera Giustizia e per lo Stato di diritto.E’ l’eterna lotta fra stato-mafia e Stato –Stato.
Una stampa largamente asservita al “sistema” ci presenta un quadro fortemente manipolato e distorto che tende a raffigurarci una mafia che non é quella reale.Ci rappresentano i vari Riina,Provenzano,Messina Denaro ,Mancuso,Schiavone come i “capi dei capi”..
In effetti,costoro non rappresentano che il “livello militare” della mafia.
Quelli che comandano,decidono ed incidono nella vita del Paese sono i cosiddetti “colletti bianchi” che si annidano nelle professioni,nei partiti,nelle istituzioni,fra gli imprenditori.
Senza il sostegno di questi la mafia sarebbe stata sconfitta ed eliminata,come si é fatto con le brigate rosse,in un anno.