Da Iacchite -14 Luglio 2024
A Reggio Calabria tira una fortissima aria di scioglimento. O meglio: quasi tutti danno praticamente per scontato prima l’invio della Commissione d’accesso antimafia e poi l’inevitabile scioglimento per infiltrazioni mafiose come conseguenza diretta dell’inchiesta “Ducale” della Dda che ha lasciato in mutande il sindaco Falcomatà e il Pd ma anche buona parte del centrodestra (Fratelli d’Italia e Lega soprattutto, in attesa che i magistrati si ricordino anche dei mafiosi di Forza Italia). Eppure, nonostante questo pericolo imminente, il primo cittadino non ha nessuna intenzione di dimettersi.
E gli altri? Che fanno? Forza Italia a quanto pare sembra rimuovere del tutto il problema se è vero – com’è vero – che solo pochi giorni fa i seguaci di Berlusconi capitanati dai sempre più patetici Occhiuto e Cannizzaro in versione Stanlio e Ollio sono tornati nella stessa piazza reggina a distanza di una manciata di settimane per celebrare un successo che ha portato il partito degli azzurri non solo ad eleggere l’europarlamentare Giusi Princi ma a maturare un risultato senza precedenti. 86340 preferenze «che fanno di Reggio la capitale di Forza Italia» tuonava – o meglio ragliava – in un improbabile “idaliano” il governatore Roberto Occhiuto dal palco di piazza Duomo.
La fiducia degli elettori reggini riconosciuta al partito va premiata. «Vogliamo saldare quel debito». Come? «Reggio deve avere un ruolo autorevole e allora il prossimo candidato a sindaco della città non lo faremo scegliere fuori da Reggio e soprattutto fuori da Forza Italia»… Così ragliò Occhiuto… Evidentemente nessuno gli ha detto quello che sta per avvenire perché con lo scioglimento alle porte arriveranno i commissari e ci resteranno almeno 18 mesi, ovvero un anno e mezzo, e le elezioni a Reggio per Forza Italia saranno solo un miraggio…
Ma se proprio Robertino e il suo amico… Ollio non volessero credere a quello che scriviamo noi, li avvertiamo che non più tardi di ieri sera anche il loro grande amico Peppe Scopelliti ha esternato sull’altissimo rischio di scioglimento del Comune di Reggio.
“Io non ho mai stappato con lo champagne sulle disavventure altrui – ha detto Peppe Dj a Motta San Giovanni mentre presentava per l’ennesima volta il suo libro -. Il sindaco Giuseppe Falcomatà disse una volta che siamo geneticamente diversi, e ha ragione, credo sia l’unica cosa giusta che ha detto. Noi non abbiamo costruito le nostre fortune sulle disgrazie altrui ma solo sulle nostre competenze, conoscenze e voglia di combattere”.
Dopo la stilettata, Scopelliti torna subito a commentare l’inchiesta Ducale da un punto di vista prettamente politico, paventando i grossi rischi che aleggiano sopra Palazzo San Giorgio.
“Chiarisco che non sono come loro e dunque non sono nemmeno lontanamente a favore della Commissione d’accesso, che avrebbe ripercussioni devastanti per Reggio Calabria. Però vedo quello che sta emergendo e purtroppo esiste il rischio concreto di uno scioglimento del Comune. Per cui auspico in un senso di responsabilità che spinga tutti a mettersi da parte e rassegnare le dimissioni, è la cosa più giusta in questo momento. Le responsabilità sono in capo a chi ha il compito di governare”. Forse se lo dice Peppe, capiranno anche Stanlio&Ollio. O no?
