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Renato Nitti: ”Aumenta il traffico illegale di rifiuti dall’Italia verso la Cina”

AMDuemila 04 Ottobre 2024

Il procuratore capo di Trani: “Polizia ambientale indebolita e risorse inadeguate, difficile contrastare i reati ambientali”

Si è registrato un aumento significativo del traffico illegale di rifiuti dall’Italia verso la Cina, e insieme ai rifiuti, anche le difficoltà nel contrastare efficacemente i reati ambientali, soprattutto a causa dell’indebolimento delle strutture di polizia giudiziaria specializzate in questo settore. Lo ha sottolineato il procuratore capo di Trani, Renato Nitti (in foto), durante la presentazione del report 2024 di Legambiente sugli ecoreati: tra il 2010 e il 2018, una percentuale significativa di rifiuti italiani, che va dal 75% al 91%, è stata esportata in Cina, non per un corretto processo di riciclo, ma per motivi illegali o poco trasparenti. “Siamo stati capaci di contrastare e di accertare degli episodi ma tutto il resto del flusso ci è sfuggito – ha spiegato Nitti -. Dal punto di vista normativo, per alcuni reati, noi abbiamo un discreto armamentario, cioè la possibilità effettivamente di contrastarla”. E aggiunge: “è vero che il rapporto ecomafia dice che i numeri sono aumentati ma di fatto i processi per reati ambientali no. Se andiamo a vedere quanti processi si tengono dinanzi alla terza sezione penale della Cassazione che si occupa di questi reati, ci rendiamo conto che sono diminuiti nel corso del tempo. E non sono diminuiti perché si sono ridotti gli illeciti commessi, ma perché via via, nel corso degli ultimi dieci anni, è stata indebolita, se non smantellata a volte, la rete dei servizi di polizia giudiziaria che si occupa di reati ambientali”. Dunque, mancano le risorse adeguate, e questo, nonostante l’Italia possa vantare professionisti eccellenti nel contrasto ai crimini ambientali. Il problema principale è soprattutto di natura quantitativa: “In questo momento non riusciamo a mettere in campo tutte le risorse che dovremmo mettere. Non è un problema di professionalità perché l’Italia ha un’eccellenza di professionalità in contrasto di ecoreati – ha chiarito Nitti – è un problema veramente di numeri. La prima frontiera sui reati paesaggistici è data dal corpo forestale dello Stato, poi avevamo alcune forme di contrasto con i carabinieri del Noe, con la Guardia di finanza sui traffici di rifiuti ma non bastano rispetto ai fenomeni che noi abbiamo constatato”.

Ansa

fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/rassegna-stampa-sp-2087084558/223-cronache-italia/102121-renato-nitti-aumenta-il-traffico-illegale-di-rifiuti-dall-italia-verso-la-cina.html