Riceviamo e pubblichiamo questa lettera pervenutaci da un Testimone di Giustizia il cui nome manteniamo segreto per ragioni di sicurezza.Noi dell’Associazione Caponnetto non possiamo che essere pienamente d’accordo e concordare al 100% con quanto denuncia il Testimone,ma,al contempo,abbiamo il dovere di dire quanto ci é apparso finora.Sono anni che combattiamo al loro fianco e non siamo mai mancati,unici presenti fra tutte le altre associazioni , a qualunque manifestazione che alcuni di essi hanno ritenuto di organizzare davanti ai palazzi romani,Viminale o Palazzo Chigi.Non a caso siamo visti come il fumo negli occhi dai vertici del Viminale.Stiamo preparando alcune iniziative e stanno partendo ,da parte di parlamentari a noi vicini,anche interrogazioni parlamentari per spingere il governo ad assumere nei loro confronti un comportamento più responsabile e meno ingrato.Detto questo,però.dobbiamo anche dire che siamo stufi di vedere le divisioni,i personalismi,gli atteggiamenti disdicevoli che,anziché unire,spaccano la categoria al punto da favorire iniziative di singoli che pensano solo a risolvere i problemi propri e non quelli di tutti.La burocrazia ministeriale gioca su tali divisioni.A tutte le manifestazioni finora organizzate,compresa quella più recente davanti a Palazzo Chigi,ci siamo trovati,come al solito e per dirla alla napoletana,”io,mammeta e tu”.Allora dobbiamo metterci d’accordo su un solo punto:noi dell’Associazione Caponnetto non intendiamo più vederci ridere in faccia dai piani alti del Viminale o da chiunque altro.Pertanto,o i Testimoni di Giustizia,quelli veri e che non siano stati già capitalizzati 20 anni fa e,quindi,dovrebbero aver risolto i loro problemi,decidono di recuperare il senso dell’organizzazione e cominciano a pensare e lottare per gli interessi di tutti e non solo per quelli personali e basta,o noi non siamo più disposti a farci prendere in giro.Noi non li tradiremo mai perché sappiamo quanto sia giusta la battaglia che essi conducono,ma pretendiamo serietà e spirito di collegialità.