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Riceviamo e riportiamo.

Riceviamo il comunicato sottoriportato che pubblichiamo malvolentieri, con il cuore a pezzi e solo per correttezza d’informazione. A noi dispiace sempre quando assistiamo a quelle che in un certo gergo vengono definite le “guerre fra poveri” e non perché riteniamo i Testimoni di Giustizia “ poveri” (noi li riteniamo, al contrario, i più “ricchi” fra tutti gli italiani dal punto di vista non economico ma morale e civile) ma in quanto vediamo un gruppo di 80 di queste nobili persone non coeso, come dovrebbe essere per riuscire a combattere contro una burocrazia ed una politica ottuse e spesso contrarie a loro, ma frazionato e, quindi, indebolito di fronte al potere che, perciò, gioisce. Anche noi dell’Associazione Caponnetto, che non siamo stati informati preventivamente dell’incontro al Ministero degli Interni dell’improvviso incontro fra il Vice Ministro Bubbico ed alcuni esponenti dell’Associazione dei Testimoni di Giustizia e che ci stavamo, invece, adoperando per dar forza alla manifestazione, poi revocata, che questi stavano preparando per il 19 a Roma, siamo rimasti sorpresi e, a dirla tutta, abbiamo sospettato e sospettiamo che il tutto sia stato organizzato con finalità esclusivamente elettoralistiche. Ma ci piange il cuore, leggendo il comunicato, nel constatare che un gruppo di 80 di queste nobili figure, anzicché unire le forze contro un sistema di angherie e di sofferenze, si è, al contrario, spaccato. Qui qualcuno – e non va individuato di certo fra i Testimoni- sta facendo il gioco delle tre carte cercando di dividere i Testimoni, di mettere i Testimoni contro i Collaboratori, praticando la politica del divide et impera. Dicevamo del sospetto da parte nostra che tutto sia scaturito da finalità di natura elettoralistica in quanto- a fronte delle nostre ripetute pressioni tendenti ad ottenere dopo 3 mesi quasi dalla data della formazione del Governo rimaste, peraltro, tutte inascoltate ad oggi, la ricostituzione della Commissione Centrale ex art.10- a pochissimi giorni dalle votazioni del 25 maggio all’improvviso si attivano Ministero degli Interni e Commissione Parlamentare antimafia con una serie di audizioni ad personam svolte tutte, o quasi, in sordina e senza pubblicizzarne i risultati. Quello che ci ha sorpreso ancor di più è il fatto che, nelle dichiarazioni rilasciate dal Vice Ministro Bubbico all’Espresso, si parla di…6 mesi che sarebbero necessari per stilare una “Carta dei diritti” dei Testimoni di Giustizia. Stiamo sentendo parlare di troppe date, da due settimane, a due mesi, da due mesi a 6…
I Ministri degli Interni Alfano, della Giustizia Orlando, oltre ovviamente al Vice Ministro Bubbico, per dimostrare una loro reale volontà di risolvere i problemi dei Testimoni di Giustizia – ed anche dei Collaboratori- diano immediatamente un segnale concreto con la costituzione della Commissione Centrale PRIMA DEL 25 MAGGIO, giorno delle elezioni e, nel frattempo, emanino un comunicato ufficiale con il quale rendano pubblici quanto si è detto nell’incontro fra il V Ministro Bubbico ed i rappresentanti dell’Associazione Testimoni di Giustizia e gli impegni assunti.
Questo servirebbe a fugare dubbi, incertezze e sospetti e, soprattutto, le frizioni che inevitabilmente nascono quando ci sono delle nebbie.
A tutti gli amici Testimoni di Giustizia, confermando il convinto ed affettuoso sostegno alle loro giuste rivendicazioni da parte dell’Associazione Caponnetto, ci permettiamo, proprio per l’affetto che nutriamo nei loro confronti, di consigliare la massima ponderazione e l’unità più assoluta. Riunitevi tutti, discutete, anche animatamente, su tutto e su tutti, cambiate, se ritenete di cambiare, quello che volete, ma non dividetevi perché, altrimenti, fate il gioco dei vostri nemici.
Noi non vi abbandoneremo mai.
Associazione Caponnetto
> > > Comunicato stampa

APPRENDIAMO ATTRAVERSO UN COMUNICATO, CHE IL VICEMINISTRO DELL’INTERNO FILIPPO BUBBICO HA RICEVUTO NELLA GIORNATA DEL 15 MAGGIO 2014 ALCUNI COMPONENTI DEL DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI TESTIMONI DI GIUSTIZIA.
TALE INCONTRO È STATO OGGETTO DI ALCUNE RASSICURAZIONI DA PARTE DELLO STESSO VICE MINISTRO COME RIPORTATO NELLO STESSO COMUNICATO DEL PRESIDENTE IGNAZIO CUTRO’, ANCHE IN UN ARTICOLO DELL ESPRESSO PUBBLICATO IL 16 MAGGIO 2014 TROVIAMO PUNTUALI PROMESSE ED IMPEGNI ASSUNTI DAL VICE MINISTRO.
IL TUTTO CREDIAMO CHE SIA FINALIZZATO ALLA RISOLUZIONE DELLE NUMEROSE PROBLEMATICHE CHE ATTANAGLIANO LE VITE DEI TESTIMONI E DEI LORO FAMILIARI.
IL COMPORTAMENTO DI ENTRAMBI (VICEMINISTRO) E (REFERENTI DELLA ASSOCIAZIONE TDG) E’ A NOSTRO MODESTO GIUDIZIO PREGIUDIZIEVOLE, POICHE’ UNA NUMEROSA PARTE DI TESTIMONI DI GIUSTIZIA NON HA MAI DELEGATO O ADERITO ALLA STESSA ASSOCIAZIONE TDG E DI CONSEGUENZA TALUNI SOGGETTI PARTECIPANTI ALL’ INCONTRO NON RAPPRESENTANO TUTTI I TESTIMONI. RITENIAMO ”INGIUSTO E NON GRADITO” ESSERE RAPPRESENTATI DA CHI SI AUTOPROCLAMA UNICO INTERLOCUTORE CON IL VIMINALE E I RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI, SOPRATTUTTO IN ASSENZA DI ALCUNA DELEGA O MANDATO. SPECIFICHIAMO INOLTRE CHE LA MAGGIORANZA DEI TESTIMONI DI GIUSTIZIA CON LA PRESENTE VUOLE ESPRIMERE LA TOTALE ESTRANEITA’ ALLA MENZIONATA ASSOCIAZIONE DENOMINATA ASSOCIAZIONE NAZIONALE TDG.
VOGLIAMO INOLTRE COMUNICARE AL VICE MINISTRO DELL INTERNO CHE NEL RISPETTO E A TUTELA DI TUTTI I TESTIMONI DI GIUSTIZIA GRADIREMMO CHE IL CONTENUTO DELL INCONTRO SIA RESO PUBBLICO TRAMITE UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE E CHE IN FUTURO IL VICE MINISTRO RITENGA UTILE E DOVEROSO INVITARE ANCHE ALTRI TESTIMONI DI GIUSTIZIA IN MODO DA POTER COMPRENDERE DAI DIRETTI INTERESSATI LE VARIE PROBLEMATICHE ESISTENTI.

“Un gruppo di testimoni di giustizia”