Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie
“Antonino Caponnetto”
“Altro” ed “Alto”
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Tel. 3470515527
Roma,14.1.2017
All’On.Ministro dell’Interno
ROMA
Al Sig.Procuratore Nazionale Antimafia
ROMA
Alla Direzione Distrettuale Antimafia
CATANZARO
On.Ministro,Signori Procuratori,
i Testimoni di Giustizia coniugi Giuseppe Grasso e Francesca Franzé ci hanno tenuto ieri costantemente al corrente dell’andamento dei contatti da essi tentati con funzionari della Segreteria del V.Ministro dell’Interno al fine di reiterare le ripetute lamentele fatte dai loro legali in relazione al trattamento che essi starebbero ricevendo dal Servizio Centrale Protezione e dalla Commissione Centrale .
In particolare la Signora Franzè lamenta di non aver trovato finora ascolto in ordine alle sue continue richieste di fruire della necessaria assistenza per un ricovero urgente che le autorità sanitarie le hanno suggerito stanti le sue precarie condizioni fisiche che già l’hanno obbligata a sottoporsi ad urgenti e delicati interventi.
Da quanto riferitoci,i sigg.Grasso-Franzé ,recatisi presso il Ministero dell’Interno,non sarebbero stati nemmeno ricevuti in quanto,a detta del personale di vigilanza del Ministero messosi in contatto telefonicamente con gli Uffici Competenti,si sarebbero dovuti rivolgere al Servizio Centrale Protezione,Servizio che già si é pronunciato,però,sostenendo di “non avere i soldi” e di non essere,quindi,in grado di far fronte alle richieste della Testimone di Giustizia. .
Giova ricordare che i Sigg.Grasso-Franzé,originari della Calabria,hanno denunciato persone appartenenti ad una delle ndrine più potenti ed anche quando sono chiamati a deporre nei processi non godono di alcuna protezione e servizio di scorta.
Un comportamento,questo – adottato con altri Testimoni,quale Il Sig.Salvatore Barbagallo,anchì’egli denunciante delle stesse persone – che lascia sconcertati in quanto solleva molti dubbi circa la reale volontà di assicurare un minimo di protezione in favore di chi si é schierato dalla parte della Giustizia e dello Stato di diritto.
La scrivente Associazione nel formulare le sue più vive rimostranze per quanto sopraesposto,chiede che venga fatta luce sulle ragioni di tali ingiustificabili comportamenti e che si adottino i necessari provvedimenti perché tali incresciosi fatti non abbiano più a ripetersi.
Distinti saluti
IL SEGRETARIO
Dr.Elvio Di Cesare