Di Alessandro Caracciolo
Le famiglie scissioniste di Melito sarebbero state vicine ad una rottura degli equilibri criminali. I sospetti sono stati raccolti dai pm della Dda di Napoli in seguito alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e alle intercettazioni degli affiliati del clan Amato-Pagano. Grazie al possesso di telefonini in carcere, i ras sarebbero stati subito pronti a prendere il posto degli arrestati in un continuo alternarsi, ciò avrebbe portato anche sconvolgimenti negli equilibri tra le due famiglie alleate.
Significative sarebbero le conversazione, registrate nel novembre 2022, di Luciano De Luca che avrebbe raccontato ad una sua parente le fibrillazioni vissute all’interno della cosca e l’intervento di Enrico Bocchetti: “Ma’ quello è il genero di zio Cesarino eh è Pagano diciamo a finale sta buttando fuori gli Amato … eh ma’ famiglia e famiglia si stanno appiccicando noi siamo là ...” e continua “Mimmo vabbè mamma mia se perde quello mamma mia mamma se salgono i Pagano abbiamo vinto abbiamo vinto”.
Il legame degli Amato-Pagano in nome delle mesate
L’arresto di Bocchetti avrebbe nuovamente cambiato gli equilibri e di conseguenza Mimmo Romano, compagno di Debora Amato, avrebbe conquistato il potere al quale ambiva con grandi mal di pancia da parte degli affiliati legati alla famiglia Pagano.
Come si legge in una recente informativa delle forze dell’ordine, datata settembre 2024, non sono mancati i contrasti interni, in particolare, con il gruppo dei Sette Palazzi che sarebbe stato riorganizzato non avendo prodotto i guadagni sperati.
Tuttavia gli scissionisti sono riusciti a restare uniti e tutti avrebbero voluto continuare a delinquere insieme, sia pure con ruoli diversi, nel settore delle estorsioni e della spaccio di droga. L’unico fine sarebbe stato consentire di continuare a pagare le mesate alle famiglie dei detenuti ed agli affiliati.
Fonte:https://internapoli.it/