Tra una settimana attesi importanti interrogatori. Rebubblica: per Dell’Utri l’ombra della corruzione sull’eolico. Tremonti: non una mela marcia, è venuta fuori una cassetta di mele marce
i allarga la cosiddetta inchiesta P3 e si apre unasettimana cruciale in cui altri nomi “eccellenti”potrebbero aggiungersi al registro degli indagati.
Nei prossimi giorni non sono previsti interrogatori, ma gli inquirenti valuteranno le posizioni di altre persone i cui nomi compaiono nelle carte processuali e nelle intercettazioni telefoniche. Dopo le audizioni del governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, dell’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino e dell’ex assessore regionale della CampaniaErnesto Sica, seguiranno quindi nuove convocazioni in Procura, tra testimoni e indagati. Tra i convocati potrebbero esserci il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, l’ex presidente della Corte di Cassazione Vincenzo Carbone, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, il presidente della Corte d’Appello di Milano Alfonso Marra, il capo dell’ispettorato del dicastero della Giustizia Arcibaldo Miller e l’ex avvocato generale della Cassazione Antonio Martone.
NUOVE OMBRE SU DELL’UTRI?
Secondo Repubblica, la Procura di Roma starebbe inoltre valutando se contestare al senatore PdlMarcello Dell’Utri, già indagato per associazione segreta, un reato di corruzione. Nelle carte dell’inchiesta sulla P3, riporta oggi il quotidiano, i carabinieri scrivono che “sia il Verdini che il Dell’Utririsultano apparentemente coinvolti in alcune operazioni finanziarie sospette condotte da Carboni, nell’ambito delle quali egli ha veicolato titoli per centinaia di migliaia di euro messi a disposizione da un imprenditore romagnolo coinvolto nell’operazione parchi eolici, parte dei quali sono stati con ogni probabilità negoziati dallo stesso Verdini o da persona da lui delegata”.
Intanto il ministro Tremonti, parlando dell’inchiesta sull’eolico, ha ammesso: “Non si tratta solo di una mela marcia, è venuta fuori una cassetta di mele marce“. Tuttavia, ha dichiarato il ministro, “l’albero e il frutteto non sono marci”, invitando così a distinguere tra “reati e peccati”.
(Tratto da Virgilio Notizie)