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Soldi per impianti di acquacoltura mai avviati, 9 indagati a Manfredonia. Su quattro società l’ombra della mafia

Le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura Europea, hanno svelato una truffa da oltre 4 milioni di euro con fondi europei bloccati e sequestri già avviati

Di Redazione 3 Gennaio 2025

Sono giunte a conclusione le indagini preliminari nei confronti di nove soggetti indagati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, su delega della Procura Europea, per reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e autoriciclaggio.

Le indagini, avviate nel 2020, hanno preso il via da un approfondimento delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Foggia, in collaborazione con la Compagnia di Manfredonia e la Capitaneria di Porto. L’attenzione si è concentrata sui percettori di finanziamenti nazionali e comunitari destinati alla realizzazione di nuovi impianti nel settore dell’acquacoltura. Gli investigatori hanno scoperto una truffa ben organizzata, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.

Le dinamiche della frode

Attraverso cinque società cooperative sipontina, una delle quali già destinataria di un’interdittiva antimafia durante la procedura di erogazione dei fondi, gli organizzatori della frode avevano richiesto e, in parte, ottenuto finanziamenti per la costruzione di impianti mai avviati. Le false documentazioni presentate per ottenere le erogazioni hanno permesso agli indagati di accedere a somme considerevoli.

Il tempestivo intervento della Guardia di Finanza ha bloccato l’erogazione di 4 milioni di euro da parte del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) e ha avviato le procedure per il recupero di 1,4 milioni di euro già erogati. Questi ultimi sono stati oggetto di un provvedimento di sequestro emesso dall’autorità giudiziaria.

Misure interdittive e strategia di contrasto

Nel corso delle indagini, quattro delle cinque società coinvolte sono state colpite da provvedimenti interdittivi antimafia emessi dal prefetto di Foggia. Questa operazione si inserisce nella più ampia strategia della Guardia di Finanza per contrastare gli sprechi di denaro pubblico e garantire un utilizzo trasparente ed efficiente dei fondi nazionali ed europei. L’obiettivo è quello di tutelare la crescita produttiva e occupazionale del Paese.

La presunzione di innocenza

Gli indagati, come previsto dalla legge, non possono essere considerati colpevoli fino a una eventuale sentenza di condanna definitiva. L’operazione rappresenta un passo importante nella lotta contro le frodi ai danni della collettività, contribuendo a rafforzare la fiducia nei sistemi di finanziamento pubblico.

Fonte:https://www.immediato.net/2025/01/03/soldi-per-impianti-di-acquacoltura-mai-avviati-9-indagati-a-manfredonia-su-quattro-societa-lombra-della-mafia/