Strage delle Fontanelle. Il boss dei Barbudos ed il killer rinunciano al Riesame
Troppo schiaccianti le accuse a carico dei due esponenti del clan Esposito: restano nel carcere di Voghera
di Matteo Giuliani
Nei loro confronti ci sono gravissime accuse derivanti dalle intercettazioni che le forze dell’ordine hanno ascoltato grazie ad una microspia piazzata nell’abitazione di Genidoni a Milano, dove il boss stava scontando gli arresti domiciliari. È proprio da lì che il giovane a capo della cosca dei Barbudos ha organizzato la strage di via Fontanelle dove sono stati ammazzati due esponenti di spicco del clan Vastarella e feriti altri 3. La reazione degli avversari fu il duplice omicidio di Marano dove a morire furono il padre e il fratello di Emanuele Esposito.
Proprio quest’ultimo agguato voleva essere vendicato dal gruppo di Genidoni. Gli investigatori però riuscirono a fermare la loro azione criminale arrestando Genidoni, Esposito, Addoralata Spina ed Enza Esposito, rispettivamente mamma e moglie del boss Barbudos. Oltre all’arresto degli ultimi ras della cosca, il clan Esposito risulta indebolito per la morte di Raffaele Cepparulo, ucciso a Ponticelli il 7 giugno, e l’arresto di qualche giorno fa di Alessandro Daniello considerato dagli inquirenti il basista della strage di via fontanelle.
fonte:www.internapoli.it