DALLE DICHIARAZIONI DI SCHIAVONE UNA PISTA MOLTO INTERESSANTE CHE PORTA AD ITRI, IN PROVINCIA DI LATINA…
Itri è una ridente cittadina collinare che dista da Gaeta, Formia, Sperlonga e Fondi 5-6 chilometri.
Con panorami mozzafiato che si estendono su un territorio vastissimo, essa è una località ideale per il soggiorno di quanti non amano la confusione e preferiscono la solitudine, lo studio e la meditazione.
Ma anche il malaffare e il… buon… retiro.
Le splendide colline e le meravigliose vallate di Itri hanno attirato l’attenzione di numerosi soggetti di altre regioni – ed in particolare campani- i quali hanno dato vita ad uno sviluppo edilizio abnorme spesso selvaggio ed incontrollato.
Come sempre avviene in casi del genere, fra quei soggetti ci sono persone perbene ma anche soggetti che perbene potrebbero non esserlo.
Si sentono, infatti, voci che riguardano – o che comunque hanno riguardato- nomi altisonanti della nomenclatura camorristica e mafiosa.
Niente di sorprendente al riguardo, in quanto la vicinanza della cittadina e del suo territorio al cuore della “provincia di Casale” – rappresentato da Formia, Gaeta, Sperlonga e Fondi – ha fatto da
calamita nei confronti di boss e “soldati” di questa genia la cui presenza si avverte anche attraverso il modello di economia che nei decenni si è andato sviluppando.
Per usare la terminologia di Rita Bernardini, dei Radicali, ad Itri… “si parla troppo napoletano”!
Abbiamo letto spesso di blitz della DIA impegnata a catturare sul territorio itrano or questo e or quel latitante.
Ma è sul piano degli investimenti di capitali sospetti e di talune attività economiche che non è apparsa evidente, almeno finora, quell’attività investigativa necessaria ad individuarne la provenienza lecita o meno e la loro trasparenza.
Sono state rese pubbliche in queste settimane le dichiarazioni fatte da Carmine Schiavone alla Commissione parlamentare di indagine sullo smaltimento dei rifiuti tossici ed è stato pubblicato un elenco delle targhe di taluni automezzi che sono stati usati per i trasporti di tali rifiuti.
Fra queste targhe ne risultano alcune della provincia di Latina e sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo ad evitare che qualche idiota ci accusi… di” fare i poliziotti”… ) che fra i proprietari di taluni automezzi ci sarebbero dei cittadini di Itri.
Orbene, non sappiamo al momento CHI sia stato delegato alle indagini per accertare quanto ha dichiarato l’ex collaboratore di giustizia per quanto riguarda la provincia di Latina.
Noi ci auguriamo che siano la DIA o il GICO dei quali abbiamo contezza dell’alta qualità del loro lavoro investigativo.
Ma non vogliamo anche qua fare un’… invasione di campo e confidiamo nella serietà della nuova DDA di Roma.
Un suggerimento, però, ci sentiamo di dare agli investigatori istituzionali, chiunque essi siano ed in pieno spirito di collaborazione con essi:
ACCERTINO L’IDENTITA’ DI TALI TRASPORTATORI E, SOPRATTUTTO, DI ” CHI ” COMMISSIONAVA AD ESSI IL TRASPORTO DEI FUSTI.
DETTO QUESTO, SAREBBE OPPORTUNO CHE SI ACCERTI ANCHE IL
” COME ” I CASALESI SAREBBERO ARRIVATI A QUEL ” CHI”… E ” DOVE” SAREBBERO STATI INTERRATI I RIFIUTI TRASPORTATI.
Ecco:
CHI
COME
DOVE
Tre domande interessanti dalle cui risposte potrebbe venir fuori un universo oltremodo importante.