SUCCEDE AD APRILIA,IN PROVINCIA DI LATINA .SCANDALOSO.
APRILIA ASSALITA DA BANDITI,VANDALI E QUANTI ALTRI DEL GENERE.NON C’E’ PACE, SI PARLA DI VIDEOSORVEGLIANZA E IL SISTEMA NON FUNZIONA,LA POPOLAZIONE E’ TERRORIZZATA,
CI SONO STATI FATTI SUI QUALI NON SI E’ FATTA LUCE ,A DISTANZA DI ANNI – COME L’ASSASSINIO DELL’AVV.MAIO,LE DIMISSIONI ED IL RITIRO A VITA PRIVATA DELL’ASSESSORE CHIUSOLO CHE HA PARLATO DI MINACCE ED ATTENTATI SUBITI – CHE LASCIANO SOSPETTARE QUALCOSA DI MOLTO OSCURO ED INQUIETANTE E TUTTO SEMBRA ESSERE FINITO NEL DIMENTICATOIO,
APRILIA ED IL SUO TERRITORIO ,COMPRESO QUELLO CHE CHE SI ESTENDE FINO AI CASTELLI ROMANI VERSO I MONTI E ARDEA,NETTUNO,ANZIO E POMEZIA VERSO IL MARE, VENGONO INDICATI NELLE RELAZIONI DELLA DNA E DELLA DIA COME FORTEMENTE INFILTRATI DALLE MAFIE E A LATINA NESSUNO SEMBRA TENERNE CONTO.
ESISTE UN ” CASO APRILIA”,MA ESISTE ,PIU’ IN GENERALE,UN “CASO LATINA” CHE NOI DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO SIAMO SEMPRE PIU’ DETERMINATI A PORTARE ALL’ATTENZIONE NAZIONALE PERCHE’ NON E’ TOLLERABILE CHE LA SITUAZIONE POSSA ANDARE AVANTI COSI’ COM’E’ ANDATA AVANTI FINORA.
LA PROVINCIA DI LATINA,ALLE PORTE DELLA CAPITALE,E’ ASSEDIATA DALLE MAFIE ED E’ ATTRAVERSO ESSA CHE LA CAMORRA SOPRATTUTTO HA DATO L’ASSALTO ALLA CAPITALE.LA POSIZIONE GEOGRAFICA E LE CONDIZIONI SOCIALI E POLITICHE PONTINE RAPPRESENTANO UNA PORTA DI ACCESSO,IL GRIMALDELLO PER FAR SALTARE LA SITUAZIONE A ROMA .NON SI PUO’ ULTERIORMENTE TOLLERARE CHE LE COSE CONTINUINO AD ANDARE AVANTI COSI’. A NOI NON INTERESSA,NE’ CI SPAVENTA (VENIAMO DA “TROPPO LONTANO” PER LASCIARCI INTIMIDIRE…… DA CHICCHESSIA ),CHE QUALCUNO A LATINA SI ARRABBI E CE L’ABBIA CON NOI PERCHE’ DISTURBIAMO Il O I MANOVRATORI. A NOI INTERESSA CHE LO STATO FUNZIONI COME DEVE FUNZIONARE,CHE LE MAFIE VENGANO COMBATTUTE COME VANNO COMBATTUTE E CHE CI SIANO SPAZI DI VIVIBILITA’ CIVILI E DECOROSI DI CUI POSSANO USUFRUIRE LE PERSONE PERBENE.TUTTO QUA. QUESTO LO DICIAMO,LO GRIDIAMO E LO GRIDEREMO PER APRILIA E PER LA PROVINCIA DI LATINA,ALLA STESSA STREGUA DI COME IERI LO ABBIAMO DETTO E CONTINUEREMO A DIRLO PER GIUGLIANO E CAIVANO IN CAMPANIA E COME DOMANI LO DIREMO PER CANICATTI’ O MONREALE IN SICILIA E COSI’ VIA.
NON SIAMO ,COME QUALCUNO TENTA DI INSINUARE,CONTRO…………..LO STATO PERCHE’ PER QUESTO PARLANO LE NOSTRE STORIE PERSONALI ,LA VITA PRIVATA CHE CONDUCIAMO E I COMPORTAMENTI CHE CI QUALIFICANO COME COLORO CHE “ DANNO E NON CHIEDONO “,RIMETTENDOCI ANCHE DI TASCA PROPRIA,MA , QUANDO PARLIAMO DI STATO,PARLIAMO DELLO STATO VERO,QUELLO DI DIRITTO,CHE IN ALTRE VESTI ED ALTRI TEMPI E LUOGHI ABBIAMO CONTRIBUITO A COSTRUIRE NEI DECENNI SCORSI E CHE ABBIAMO,PERTANTO, IL DIRITTO ED IL DOVERE DI DIFENDERE CONTRO LO STATO-MAFIA,
INTELLIGENTI PAUCA………………………………..
ASSOCIAZIONE A.CAPONNETTO